Nel 2014 in Italia i prezzi delle case, in accordo con quanto reso noto dall'Istat, hanno fatto registrare un calo medio del 4,2%. La causa di questa contrazione dei prezzi, che è addirittura pari a -11,5% rispetto ai prezzi medi delle abitazioni rilevati nell'anno 2010, è da spiegarsi con il forte calo delle erogazioni di mutui alle famiglie da parte degli istituti di credito. A pensarla così è il Codacons nel sottolineare purtroppo come nel nostro Paese per i cittadini acquistare casa sia un'operazione sempre più difficile. Con meno mutui erogati, infatti, pure le compravendite di immobili sono scese provocando una discesa dei prezzi.

In merito il Codacons, inoltre, sottolinea come i segnali di ripresa rilevati nell'anno 2014 per le erogazioni dei mutui siano del tutto insufficienti per permettere in Italia una ripresa robusta del mercato immobiliare. Secondo Carlo Rienzi, il Presidente del Codacons, a pagare maggiormente le restrizioni nell'accesso al credito sono i single e le giovani coppie che, nel chiedere un mutuo in banca, sono chiamati ad esibire garanzie sempre più elevate affinché la richiesta di finanziamento possa essere accettata. Entrando nel dettaglio dei dati forniti dall'Istat, la tendenza relativa al calo dei prezzi delle case dura oramai da tre anni sebbene trattasi di un trend in lieve attenuazione. E' vero infatti che nel 2014 i prezzi medi sono scesi del 4,2%, ma nel 2013 era andata peggio con un -5,7%.

Il -4,2% del 2014, inoltre, è frutto del calo dei prezzi pari al 2,2%, in media, per le nuove case, e pari al 5% per gli immobili esistenti. Nell'anno 2013 invece la flessione era stata del 7,2% per le case esistenti e del 2,4% per le nuove abitazioni. Dati negativi, quindi, che si spiegano sia con l'analisi fornita dal Codacons, sia con il fatto che, rispetto al periodo pre-crisi, sugli immobili in Italia c'è stato un forte inasprimento della tassazione con la conseguenza che nel complesso il 'mattone' non è più così appetibile come in passato.