Repubblica Centro Africa: in quelle lande dimenticate da quasi tutti gli europei, vive una numerosa comunità cristiana, forse la più numerosa ma anche la più martoriata dalle bande islamiche, che con cadenza giornaliera macellano uomini donne e bambini con bastoni e machete solo perchè sono di fede cristiana. Settimana scorsa la conta dei cristiani orrendamente uccisi è arrivata alla macabra cifra di 600, gli sfollati che si sono asserragliati dentro l'aeroporto della capitale sono circa 600.000 e come unica difesa hanno 1400 soldati francesi, che si sono barricati come potevano per resistere all'orda assassina.  


Ma ora c'è finalmente un accordo per lanciare l'operazione chiamata PESD. L'accordo è stato ottenuto all'unanimità, lo ha detto una fonte diplomatica.  

La Francia sarà la nazione che comanderà la missione, il capo della diplomazia belga ha detto che non esclude anche la partecipazione del Belgio, in risposta alle pressanti richieste di aiuto che ha ricevuto.

I 28 ministri hanno anche concordato la gestione della crisi. Lo Stato maggiore dell'Unione europea (EUMS) ora dovrebbe fare un elenco dei bisogni e vedere con gli Stati membri su come possono contribuire alla missione europea.


Il numero di soldati europei a breve potrebbe salire di circa 500 unita, per aiutare le forze francesi e quelle dell'Unione africana (UA) il contingente Misca, e questo solo per presidiare la capitale Bangui, e il campo profughi nella zona dell'aeroporto.


Probabilmente i rinforzi arriveranno sul terreno  già alla fine di febbraio. Purtroppo, finora, nessun paese ha formalmente annunciato di essere disposto a schierare le sue truppe, con l'eccezione dell'Estonia, pronta a inviare fino a 55 uomini del contingente logistico con un plotone di fanteria e 35 veicoli corazzati, per un periodo di quattro mesi.


Il ministro degli Esteri belga ha detto che il Belgio aveva già risposto positivamente nel mese di dicembre ad una richiesta francese per l'assistenza nel trasporto aereo, per sostenere lo sbarco iniziale delle truppe e dei supporti logistici francesi, che pero per il loro esiguo numero rispetto alle forze antagoniste non è riuscito a mettere in sicurezza neanche un quartiere della città ed è stato costretto ad asserragliarsi dentro l'aeroporto, senza energia elettrica e senza acqua potabile.


A partire da sabato, dall'aeroporto militare di Melsbroek un aereo belga da trasporto C-130 Hercules, farà la spola con il paese centrafricano in modo continuativo per un periodo di cinque settimane, per portare cibo ai profughi e munizioni ai francesi.