I carabinieri non si erano sbagliati. Avevano subito pensatoche il cadavere rinvenuto sabato scorso in un pozzo artesiano nelle campagnevicino a Troia, una cittadina del foggiano, fosse quello della prostituitaucraina, la cui scomparsa era segnalata da alcune amiche nel dicembre del 2013.

Della donna, Zhanna Hashenco, di 42 anni, non si avevano piùnotizie e quando il corpo, in avanzato stato di saponificazione (la forma particolaredi decomposizione di un cadavere che trovandosi in un ambiente in cui non siapresente la circolazione d'aria, non assume il consueto fenomeno dellaputrefazione, ma della trasformazione in sapone), di una donna che indossavapantaloni, giubbotto e stivali, è stato trovato a circa 15 metri di profondità,avevano immediatamente indirizzato le ricerche verso il suo ambito diconoscenze.

I sospetti si erano focalizzati su Michele Mandara, 41 anni,un agricoltore della zona, che da voci circolate nel paese, si era invaghitodella donna.

Messo alle strette e incalzato dalle domande deicarabinieri, l'uomo ha confessato.

Sembra che oltre a motivazioni di tipo sentimentali, sianoemersi dei dissidi tra i 2 legati anche a dei soldi che il Mandara avevaprestato in passato alla prostituita ucraina, senza che da parte della stessaci fosse stata la restituzione del debito.

L'uomo si trova attualmente in stato di fermo giudiziario inattesa di altri riscontri da parte dei medici legali incaricati, che non hannoancora potuto esaminare nel dettaglio il cadavere (che si trova presso gliOspedali Riuniti di Foggia nel reparto di Medicina Legale), viste lecondizioni.

Erano stati degli operai che stavano lavorando nei pressi diun pozzo a dare l'allarme alle forze dell'ordine, dopo avere avvertito un odorefortissimo proveniente dal pozzo stesso.

Da qui la macabra scoperta e il successivo fermo dell'agricoltore.

Gli inquirenti dovranno anche verificare eventuali punti in comune con un altro tragico fatto di cronaca avvenuto in una zona limitrofa a Castelnuovo della Daunia, quando nel dicembre del 2012, era stato ritrovato sempre in un pozzo il cadavere di una prostituta dell'est con mani e piedi legati.