Anche Expo 2015 ha il suo lato oscuro. Decine di nazioni hanno aderito all'esposizione del 2015 e, tra queste, molte sono rette da dittature. O da regimi che con la democrazia hanno poco a che fare come il Myanmar, dove il governo è ancora nelle mani di una giunta militare. E se è vero che la leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi ha potuto partecipare alle ultime elezioni, è vero anche che nell'ex Birmania restano delle restrizioni forti al processo democratico: ad esempio un quarto dei seggi va di diritto ai militari.

Poi ci sono Stati come il Bahrein, una monarchia costituzionale in cui però il Centro per i diritti umani del Paese denuncia diverse violazioni di tali diritti: una delle ultime riguarda l'arresto di quattro bambini, uno di 10 anni e gli altri di 13, che hanno passato alcune settimane in galera con l'accusa di essere rivoltosi che aggredivano la polizia e preparavano molotov.

Oppure la Repubblica Centrafricana, una delle nazioni più povere del pianeta e dominata dal presidente Michel Djotodia, arrivato al potere dopo un colpo di Stato in sostituzione di un altro militare. Giusto nei giorni di Natale, nel Paese si è registrato l'ennesimo massacro: e questa volta sono stati uccisi anche sei caschi blu della Missione internazionale di sostegno al Centrafrica.

Per restare in Africa, c'è anche lo Zimbabwe: i suoi cittadini sono governati dal presidente Mugabe e dal suo clan accusati da organizzazioni internazionali di usare ogni genere di violenza per gestire il potere. Una delle ultime è l'utilizzo dello stupro come arma biologica: nel Paese infatti l'AIDS è estremamente diffuso. Oppure il Burundi dove il presidente Nkurunziza ha vinto le ultime elezioni con il 91% dei voti, ma come riporta Limes prima delle elezioni aveva imprigionato 74 dirigenti delle opposizioni.

Ma anche Stati come le Maldive, che oltre alle spiagge e l'esotismo dell'Oceano Indiano, hanno un governo golpista che ha preso il potere nel 2012. Senza contare che Amnesty International ha denunciato tanti casi di violazioni di diritti umani: un esempio sono le cento frustate e gli arresti domiciliari comminati quest'estate a una ragazzina di 15 anni per sesso extra-coniugale. Spostandosi verso il Mar Caspio si arriva la Turkmenistan, dove si sono tenute da poco le prime elezioni in teoria con più di un partito, ma secondo Freedom House in realtà l'unico è quello del presidente. I veri oppositori sono costretti a rimanere in esilio. E anche lui é succeduto ad un altro dittatore che aveva reso obbligatorio studiare le teorie filosofiche da lui stesso elaborate per accedere alle cariche pubbliche.

E la lista può continuare ancora, citiamo ancora qualche esempio: ci sono Cuba, retta dal regime castrista, e la Guinea Equatoriale, retta da Mbasogo, uno dei dittatori più spietati del mondo. E per nominare altri casi noti anche l'Iran si chiama 'repubblica', ma di fatto è una teocrazia dominata dai religiosi con pugno di ferro. O l'Azerbaigian anche questo formalmente una repubblica, ma di fatto la carica di presidente è passata di padre in figlio tramite elezioni fortemente contestate. E come si vede anche da questi esempi, il lato oscuro di Expo 2015 si compone di nazioni di continenti diversi.