La notizia non può far altro che sconvolgere ancora di più il mondo della musica, già turbato un paio di mesi per le note vicende giudiziarie in cui venne implicato Paolo Bovi, ex tastierista e fondatore del celebre gruppo dei Modà.
Il musicista, infatti, ha tentato il suicidio attraverso il collegamento di una canna di gomma al tubo di scappamento della propria auto. Paolo Bovi si trovava agli arresti domiciliari per presunti abusi su minori. Fortunatamente l'uomo è stato salvato in seguito all'allarme fatto scattare dal braccialetto elettronico, che l'ex membro dei Modà aveva l'obbligo di indossare e di cui, però, si era riuscito a liberare. Il pronto intervento dei carabinieri del nucleo di Cassano d'Adda (Milano) è stato provvidenziale, visto che l'uomo è stato portato in ospedale.
Il suo ruolo come animatore in una parrocchia, nel 2011 è alla base delle accuse di molestie sessuali mosse dal gip milanese Luigi Gargiulo nei confronti di Paolo Bovi, che hanno avuto come vittime (vere o presunte) quattro ragazzi di età compresa fra i 13 e i 16 anni: nello scorso mese di gennaio i pm Daniela Cento e Lucia Minutella chiesero gli arresti domiciliari.
La misura cautelare eseguita nei confronti di Paolo Bovi comprendeva l'obbligo del braccialetto elettronico a seguito dell’ipotesi di reato di "violenza sessuale", giudicato, comunque, di "lieve entità" , dato che i rapporti sessuali veri e propri non sono stati consumati: si è trattato, a quanto sembrerebbe, di palpeggiamenti nelle parti intime, massaggi, molestie, giochi a sfondo sessuale.
© RIPRODUZIONE VIETATA