La presenza USA nei paesi confinanti alla Russia inizia a farsi sentire, atta soprattutto a tranquillizzare gli alleati sulla crisi in Ucraina. Come da programma, 150 soldati della 173esima brigata aviotrasportata dell'esercito statunitense sono arrivati in Lettonia ed altri arriveranno la prossima settimana in Lituania ed Estonia, mentre ulteriori 130 soldati americani sono già posizionati in Polonia. Infine, ma solo per ora, alla fine di aprile 2014 arriveranno anche quattro caccia Typhoon britannici per dare aiuto all'aviazione polacca a monitorare le nazioni baltiche.

Nelle scorse settimane, la Casa Bianca aveva infatti annunciato l'invio di un totale di 600 soldati nel paese polacco e nei paesi baltici. Una chiara risposta a quello che in questi giorni sta attuando l'ex colonnello del KGB ai danni del paese ucraino, ma ufficialmente si tratta sempre e solo di esercitazioni che dureranno fino alla fine del 2014. Gli USA hanno inoltre comunicato che secondo l'articolo 5 del Trattato istitutivo della NATO "qualsiasi attacco contro uno Stato membro è da interpretare come un atto di aggressione contro l'intera alleanza".

Questo accerchiamento militare dell'Ucraina da parte dei soldati americani e della Nato potrebbe certamente avere un senso solo se arriveranno futuri potenziamenti, in quanto le truppe russe sono attualmente numericamente superiori.

E mentre Putin medita sulla sua agognata URSS, pare che sempre gli USA stiano considerando l'opzione di inviare delle armi a Kiev, ma anche in questo caso sarebbe come deterrente per evitare l'invasione della Russia e scongiurare la Terza Guerra Mondiale.

Intanto, si attendono le nuove sanzioni ai danni della Russia.