I cittadini di Verona, da oggi, dovranno evitare di farsi "intenerire" dai poveri che vagano per strada in cerca di cibo, se non vorranno incappare in multe che potrebbero essere anche piuttosto salate, dai 25 ai 500 euro. Lo stabilisce un'ordinanza firmata dal sindaco Flavio Tosi, che vieta categoricamente di dar da mangiare ai mendicanti. La normativa ha fatto subito discutere, poiché colpisce particolarmente la "Ronda della Carità", un'organizzazione che si occupa proprio di sfamare, nel cuore della notte, i poveri e i vagabondi.

L'ordinanza riguarda in particolare le aree del centro della città scaligera, che nel periodo primaverile ed estivo si riempiono di turisti e il sindaco vuol provvedere in tempo a "ripulirla" da vagabondi e mendicanti per renderla più attraente agli occhi dei visitatori. La normativa, infatti, sarà in vigore fino alla fine di ottobre. Lo sconcerto della "Ronda della Carità" è stato espresso da Marco Trezza, presidente dell'associazione, il quale ha chiesto un incontro col Primo Cittadino: "Tutti gli anni, a fine maggio, in occasione delle Opere all'Arena, ci spostiamo dalle piazze del centro storico al lungargine Rubele. Quest'anno siamo stati invitati a farlo in anticipo e così abbiamo fatto".

Dal canto suo, Tosi, sottolinea come la prassi di dare cibo ai mendicanti, crei dei veri e propri "accampamenti" nelle zone più belle di Verona, rovinandone l'immagine e trasformando delle aree sottoposte a vincolo paesaggistico e monumentale in luoghi di "sporcizia e crescente pericolo igienico - sanitario dovuto ai bisogni fisiologici di coloro che bivaccano nelle ore serali e notturne".

Per provare a prevenire le polemiche, il sindaco di Verona ha anche sottolineato che la sua ordinanza: "Non è una misura contro i poveri, visto che il Comune ha predisposto da tempo locali adeguati per la somministrazione dignitosa dei pasti".