Non è stata la pioggia battente a fermare le migliaia di persone che hanno fatto parte all'edizione 2014 del Gay Pride, tenutosi nelle strade della capitale francese.

"Nous existons, nous exigeons des droit" ("Esistiamo, esigiamo dei diritti") è stato lo slogan di chi lotta quotidianamente per ottenere una nuova legge nazionale che regoli e tuteli i diritti degli omosessuali, soprattutto in materia di famiglia, adozione e discriminazione. Ad un anno dalla legalizzazione del matrimonio fra omosessuali in Francia, il cammino verso la tolleranza e la parità di diritti pare dover affrontare un nuovo inaspettato ostacolo.

Al centro della manifestazione parigina, torna la protesta contro le istituzioni.

Di fatto, il governo socialista di Francois Hollande ha posto il veto alla fecondazione assistita per le lesbiche e non sono poche le recenti sentenze che rifiutano a donne lesbiche la possibilità di adottare il figlio nato in provetta dalla coniuge all'estero.

Si sbiadisce così il progetto di uguaglianza e sostegno dei diritti Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali), definito dagli striscioni dei carri manifestanti francesi "sciatto".

Intanto, anche il resto del mondo si prepara ad affrontare la coloratissima marcia dell'orgoglio arcobaleno. Molto interesse stanno suscitando gli appuntamenti futuri ad Oslo, che ospiterà l'Euro Pride 2014 e Toronto con l'attesissimo World Pride 2014, due edizioni speciali che accoglieranno un notevole numero di persone da tutto il mondo.

In Italia, l'evento si svolgerà in maniera leggermente differente. La manifestazione, infatti, adotterà il nome di Onda Pride, non una vera e propria marcia nazionale, bensì tanti piccoli e grandi appuntamenti sparsi in diverse città lungo tutto lo stivale. Molte amministrazioni locali, sindaci e autorità si mettono a disposizione dei partecipanti per la lotta contro l'omofobia e la tutela dei diritti.

Sfileranno loro stessi tra le prime file dei cortei, tra magliette colorate, bandiere e striscioni in una concreta e attiva lotta contro la paura della diversità e l'intolleranza. Oggi migliaia di manifestanti si sono già riuniti nelle piazze di Torino, Bologna, Catania, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Venezia. Per Alghero e Lecce è stata una grande novità, il loro primo Gay Pride in assoluto.

Roma, invece, è già scesa in piazza il 7 giugno, in occasione del ventennale del primo Gay Pride italiano. Appuntamenti dell'Onda Pride già fissati nel mese di luglio anche a Siracusa e Reggio Calabria.