Nel 2012 infatti Telecom italia ha cessato di corrispondere a Claudio lo stipendio, senza però chiudere il rapporto lavorativo; questo non ha permesso a Claudio di ricevere gli ammortizzatori sociali né le competenze di fine servizio. A questo sgarbo deve aggiungersi l'estrema superficialità dei vicini di casa della famiglia Ciai, che nel 2013 hanno impedito l'installazione di una piattaforma utile a Claudio per spostarsi più agevolmente; tutto ciò nonostante i familiari di Claudio si fossero dotati di tutti i permessi necessari. Interpellato un giudice a risolvere la questione, costui favorisce l'interesse degli altri condomini e Claudio è costretto a passare gli ultimi mesi della sua vita a Villa Jole presso Bagno a Ripoli; assistito sì con grande cura ma comunque lontano dai propri cari. I continui torti subiti da Claudio attirano nel 2014 l'attenzione di una nota giornalista, che entra in contatto con la famiglia Ciai e si ripromette di divulgare la notizia; purtroppo, Claudio spira prima che quella possa rendere pubblica la battaglia di Claudio contro la sfortuna e le cattiverie della società.
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