Il virus Ebola non smette di provocare panico e vittime in Africa Occidentale, dove i casi confermati finora sono stati 1323 con 726 morti, solo 57 negli ultimi giorni. Secondo l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), Ebola si trova ancora in una fase crescente con un aumento vistoso dei decessi (l'8,5% in più nel periodo compreso tra il 23 ed il 27 luglio) e dei casi in generale (+10%).
L'attuale situazione, dunque, si presenta piuttosto rischiosa, ma per quali Paesi? Ad essere colpiti dal virus Ebola attualmente restano i Paesi compresi nei confini dell'Africa occidentale. L'Oms ha certificato oltre a Sierra Leone, Guinea (da dove l'epidemia ha avuto inizio lo scorso dicembre) e Liberia anche la Nigeria tra i Paesi colpiti dall'incubo Ebola.
Virus Ebola, paura in Europa e USA: crescono i controlli
La paura di un contagio e della diffusione del virus Ebola nel resto del mondo sembra coinvolgere in modo piuttosto evidente anche l'Europa ed in particolare la Gran Bretagna dove il virus viene considerato realmente come una minaccia concreta dalla quale mettersi al riparo.
Questa situazione ha così portato ad incrementare ulteriormente i controlli alle frontiere nei confronti di coloro che arrivano dalle zone più a rischio.
Finora - stando alle ultime news - sono stati registrati diversi casi di prelevamento in aeroporto di persone che presentavano sintomi solo apparentemente paragonabili a quelli di Ebola, per ulteriori controlli che fortunatamente si sono rivelati negativi. A far scatenare il panico e le polemiche in Gran Bretagna sono state poi le parole di Lucy Moreton, segretario generale del sindacato per i dipendenti del servizio immigrazione, che alla Bbc ha rivelato come le dogane del Regno Unito non siano esattamente pronte a fronteggiare una eventuale emergenza provocata dalla diffusione di Ebola nel Paese.
Minore la preoccupazione in Francia, dove la ministra della Salute ha confermato la preparazione del Paese in caso di emergenza Ebola. I rischi per l'Europa, ad ogni modo sono da considerarsi molto bassi e secondo alcuni fonti, l'Unione Europea sarebbe altamente attrezzata in vista di un'eventualità remota di contagio esteso. Negli Stati Uniti, così come in Gran Bretagna, i controlli negli aeroporti con scali internazionali sono aumentati onde evitare il rischio di contagio e diffusione globale del virus Ebola. Per tale ragione coloro che dovessero presentare sintomi anche solo lontanamente paragonabili a quelli di Ebola, saranno messi immediatamente in quarantena per scongiurare rischi di diffusione.
Virus Ebola, quali i rischi per l'Italia?
La paura che il virus Ebola possa in qualche modo varcare anche i confini italiani ovviamente si è fatta sentire tra la nostra popolazione, anche a causa dell'enorme allarmismo provocato dal numero di vittime in costante aumento. Ma quali sono i reali rischi per l'Italia? Il nostro Paese può considerarsi davvero in pericolo? A queste domande ha risposto direttamente il Ministero della Salute il quale in una nota diramata ha fatto sapere come non ci sia alcun rischio per l'Italia: "Il nostro Paese è attrezzato per valutare e individuare ogni eventuale rischio di importazione della malattia".
Virus Ebola, ultime news
Anche se la situazione desta molta preoccupazione, il virologo belga Peter Piot che - in base alle ultime news riportate dal sito de La Stampa - può considerarsi uno degli scopritori del virus, ha tranquillizzato in merito alla diffusione di Ebola nel resto del mondo sostenendo che anche se una persona infetta dovesse volare in America, Europa o in altre zone dell'Africa, molto difficilmente potrebbe provocare un contagio di ampia portata poiché il virus si trasmette solo in seguito ad un contatto molto ravvicinato. La paura dettata da Ebola tuttavia stenta a placarsi, almeno fino a quando il numero delle vittime non comincerà a diminuire.