Dovrà rispondere di omicidio volontario plurimo Gianni Paciello, il 22 enne di Sassano, in provincia di Salerno, che domenica pomeriggio, alla guida della sua BMW 520, è piombato a forte velocità sui tavolini di un bar uccidendo 4 ragazzi. L'iniziale accusa di omicidio colposo è stata infatti modificata dal procuratore di Lagonegro (Potenza) Michelangelo Russo, competente per territorio, non appena sono stati resi noti i risultati del test alcolemico che ha riscontrato nel sangue del conducente un valore tre volte superiore al limite consentito dalla legge.
A folle velocità in un bar
La tragedia si è consumata nella tranquillità della domenica pomeriggio di Silla, una frazione di Sassano nell'alto Cilento, davanti al bar "New Club 2000", dove quattro amici si erano ritrovati per seguire le partite di calcio. La calda giornata d'inizio autunno invogliava ad accomodarsi al tavolino esterno, dove li ha colti la morte improvvisa. Hanno solo avuto il tempo di sentire avvicinarsi il rombo della BMW guidata da Gianni Paciello e vederne con la coda dell'occhio la sagoma nera piombargli addosso. Non c'è stato scampo per i fratelli Nicola e Giovanni Femminella, di 22 e 16 anni, figli del titolare del bar, per Luigi Paciello, di 15 anni, fratello del conducente della BMW e per il più piccolo del gruppetto, Daniele Paciello di 14 anni, omonimo ma non parente di Luigi.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Sala Consilina, diretta dal capitano Emanuele Corda, l'auto ha imboccato a forte velocità un rettilineo al termine del quale c'è una rotatoria che Gianni Paciello, complice lo stato di ebrezza riscontrato, non è riuscito ed evitare completamente. L'urto ha provocato la perdita del controllo dell'auto che ha concluso la sua corsa contro la vetrina del bar.
Tre dei ragazzi seduti al tavolino di fronte ala vetrina sono morti sul colpo. All'arrivo dell'ambulanza solo uno era ancora in vita, ma è deceduto durante la disperata corsa verso il vicino ospedale di Polla, dove è stato ricoverato anche il conducente per le ferite riportate nell'incidente.
La patente già ritirata una volta
Gianni Paciello è molto conosciuto in paese, non solo perchè gestisce a sua volta un bar, ma anche per la passione per la velocità che gli era già costata il ritiro della patente dopo essere stato coinvolto, pur non essendo alla guida, in un incidente costato la vita ad un giovane. Il profondo cordoglio suscitato anche nei paesi vicini per la terribile tragedia ha spinto il sindaco di Sassano a proclamare il lutto cittadino.