Nell'ultimo periodo, gli scavi di Pompei sembrano essere diventati il gioco preferito di persone che vi si intrufolano in maniera illecita per rubare reperti preziosi o per consumare rapporti sessuali. Gli ultimi intrusi sono stati scoperti poche ore fa: una coppia che si è introdotta fra le mura dell'antica città distrutta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., all'altezza della Villa dei Misteri e di via Porta Marina Superiore. Gli inquirenti stanno cercando di capire quale sia stato il motivo dell'intrusione.

La prima ipotesi è che i due abbiano deciso di avere un incontro intimo nel sito archeologico. Non sarebbe la prima volta che accade: qualche mese fa, sempre a Pompei, i custodi scoprirono un uomo e due donne intenti ad unirsi in un triangolo amoroso. La coppia che ha provato ad eludere i sistemi di videosorveglianza era formata da un pregiudicato napoletano e da una donna brasiliana di 33 anni. Dati gli abiti succinti della ragazza, e la provenienza di entrambi da una strada che di notte è popolata di prostitute, trans e scambisti, si sospetta che avessero intenzione di consumare un rapporto a pagamento tra un affresco e un'antica villa romana.

Tuttavia, la pista di un tentativo di furto non è da escludere. Infatti, la coppia si è introdotta in una zona limitrofa all'area dove attualmente si sta svolgendo uno scavo - studio diretto dall'università Suor Orsola Benincasa. Dunque, i due fermati potrebbero anche essersi intrufolati nel sito archeologico con l'intento di accedere al magazzino dove si trovano i reperti portati alla luce di recente per rubarli e magari venderli illegalmente a dei collezionisti. La coppia non ha proferito parola ai carabinieri sulle sue intenzioni. Solo la ragazza brasiliana ha giustificato l'intrusione negli scavi di Pompei, di notte, dicendo che aveva urgente necessità di andare in bagno, perciò ha scavalcato il cancello. Naturalmente, questa dichiarazione non è stata neanche presa in considerazione dagli investigatori poiché priva di qualsiasi logico fondamento.