Aumenta la preoccupazione relativa all'Ebola, malattia che preoccupa a livello globale, in un mondo che è ormai totalmente collegato in vario modo. Trattasi di virus estremamente pericoloso per l'uomo, facente parte della famiglia delle filoviridae. I sintomi del male sono: vomito, diarrea, febbre, con un'incubazione di circa tre settimane. Teresa Romero, l'infermiera contagiata, sta dando in queste ore segnali di miglioramento e ha ripreso a parlare a dimostrazione che le terapie funzionano. La Romero ha 44 anni ed è ricoverata a Madrid, nell'ospedale Carlos III.

Al 13 ottobre 2014 sono 17 le persone che vengono tenute sotto osservazione presso la struttura sanitaria madrilena, anche perché capirete benissimo con quanti soggetti viene in contatto un'infermiera durante il suo lavoro.

Come si verifica il contagio?

La trasmissione del virus si attua tramite saliva, sangue, urina e in generale liquidi di produzione umana. Secondo gli esperti il micidiale virus è originario del Congo. A metà gennaio si dovrebbe disputare la Coppa d'Africa ma c'è il Paese ospitante, il Marocco, che ha suggerito di rinviare questa edizione a un periodo più sicuro in quanto l'importante manifestazione sportiva ha in questa particolare situazione la controindicazione di porre in relazione troppe persone di diversi Paesi africani ponendoli a stretto contatto, creando così le migliori premesse per la diffusione del virus.

È chiaro che questa iniziativa del Marocco è un segnale della gravità della situazione.

Negli Stati Uniti c'è molta attenzione per la prevenzione di casi di questo genere e si procederà quindi a breve con il controllo della febbre di quanti saranno a bordo di un aereo che arriva dal continente nero. Un provvedimento che la dice lunga sulla serietà della minaccia in atto, all'inizio un po' sottovalutata dai massmedia.

Molta preoccupazione anche per il nostro Paese che, com'è noto, deve fare i conti ogni giorno con i famosi sbarchi di africani in cerca di una vita migliore che viaggiano a bordo di barconi malsicuri e soprattutto in condizioni igieniche approssimative. Ad accoglierli ci sono in primis elementi delle forze dell'ordine che a questo punto sono molto esposti a un eventuale contagio dato che dopo i casi di Ebola emersi in Stati Uniti e Spagna, seppure isolati, non è più ipotesi tanto remota.

Il ministro della sanità Lorenzin ha annunciato che il 16 ottobre 2014 è in programma a Bruxelles una riunione straordinaria dei ministri della Salute Ue per studiare il da farsi soprattutto in termini di prevenzione.