L'epidemia di Ebola che sta colpendo tre paese africani e che ha già fatto più di 4mila vittime si tiene lontana dall'Italia. Per il momento non sono stati segnalati casi di persone infette anche e soprattutto per due ordini di motivi: il primo è che nel nostro paese risiedono poche persone provenienti da Sierra Leone, Liberia e Guinea e il secondo è che non vi sono voli diretti da questi paesi per l'Italia. Nonostante ciò, il virus Ebola fa paure e le ultime notizie parlano da un lato di alcune eccellenze mediche italiane che lottano per arrivare il prima possibile al vaccino ma dall'altro di una psicosi collettiva che ha fatto sì che a una bambina proveniente dall'Uganda fosse vietato l'ingresso a scuola.

Si tratta di due facce della stessa medaglia italiana.

Ebola in Italia, ultime news: gli studi sul vaccino e le eccellenze mediche italiane

L'Italia è sempre fucina di grandi e innovative menti e così per quanto riguarda l'Ebola un primo vaccino è in via di sperimentazione sulle scimmie e sembra aver dato risultati positivi. Secondo quanto riportato sul noto quotidiano la Repubblica, il gruppo di ricercatori che fanno capo ad Alfredo Nicosia, ordinario alla Federico II di Napoli e responsabile dell'Irbm, l'innovativo Istituto di ricerche di biologia molecolare, starebbero mettendo a punto un vaccino. La loro storia dura da 17 anni, ma i primi risultati sono arrivati: l'esperimento sui macachi ha dato esito positivo, tutte le scimmie che hanno avuto il vaccino sono sopravvissute, tutte le scimmie che non l'hanno avuto sono morte.

L'istituto americano "Food and drug administration" ha dato il via libera per la possibilità di sperimentazione del vaccino per test clinici. Le speranze sono tante ma bisogna ancora attendere e seguire tutti i protocolli.

Ebola in Italia, ultime news: psicosi ai limiti del razzismo contro una bimba di 3 anni

Come abbiamo già detto, l'Italia presenta una doppia faccia.

Le ultime news sull'Ebola nel nostro paese raccontano come la psicosi stia raggiungendo un livello elevatissimo. È notizia di ieri che una bimba di appena tre anni, che era stata in Uganda con la madre e la sorella, ha visto chiudersi le porte della scuola per la protesta dei genitori degli altri bambini che non volevano che entrasse in aula.

La situazione si è risolta soltanto quando la preside, il giorno successivo, è riuscita a dimostrare come la bimba fosse effettivamente sana anche e soprattutto perché proveniva da una zona dell'Africa non a rischio. Il problema è che l'Africa è considerata come un'unica entità, quando invece l'epidemia di Ebola è circoscritta, fortunatamente, soltanto ad una zona ristretta. Il problema, però, non è soltanto l'ignoranza e la mancanza di informazione, ma anche la politica, e pensiamo soprattutto alla convergenza anti-immigrati tra Lega Nord e Movimento 5 Stelle, che sbandiera un pericolo per il momento piuttosto residuale per l'Italia più per racimolare voti che non pensando realmente alle persone.