Potrebbero arrivare a brevissimo i primi segnali di svolta nel giallo di Elena Ceste, la mamma di Costigliole d'Asti il cui corpo è stato trovato lo scorso sabato 18 ottobre vicino al rio Mersa. Da allora gli inquirenti hanno battuto a tappetto la zona del drammatico ritrovamento per cercare ogni tipo di traccia che possa chiarire cosa sia realmente accaduto quella drammatica mattina del 24 gennaio, nella quale Elena Ceste è sparita da casa. E sembra che le prime analisi eseguite sabato 25 ottobre (giorno tra l'altro del compleanno della donna) dall'Istituto di Medicina Legale di Alba abbiano confermato quella che era già la prima impressione dei Magistrati: Elena Ceste sarebbe stata riposta in quel canale di scolo per essere nascosta dopo essere stata uccisa.

La volontà era dunque quella di occultare il cadavere lasciandolo alle intemperie dove avrebbe potuto facilmente decomporsi. Ed infatti, se non fossero stati eseguiti i lavori di pulizia del canale, probabilmente lo scopo dell'assassino sarebbe stato raggiunto.

Elena Ceste, ultime notizie: la posizione del corpo confermerebbe che è stato riposto da qualcuno

Gli esiti dell'autopsia eseguita sabato 25 ottobre non sono ancora stati resi noti in modo dettagliato. Le prime notizie avevano solamente affermato che non c'erano evidenti lesioni nel cranio di Elena Ceste ma questo sarebbe solo una parte delle complesse analisi dei Ris di Parma e dell'Istituto di Medicina Legale di Alba. Sembra infatti che la posizione del cadavere della mamma di Costigliole d'Asti abbia già dato una chiara idea agli inquirenti: dopo aver analizzato il corso del rio Mersa sembrerebbe infatti impossibile che il corpo possa essere arrivato fin lì attraverso la corrente o, ancor peggio, che Elena Ceste vi si sia buttata per togliersi la vita (l'altezza dell'acqua in quel punto non supera i 40 cm).

Ancor meno plausibile appare la possibilità che la donna abbia potuto percorrere più di un chilometro nuda e priva di occhiali senza essere notata da qualcuno e con una temperatura sotto lo zero.

Elena Ceste: sono ancora molti gli esiti attesi dalla Procura

Continuano dunque le verifiche sul corpo di Elena Ceste e la speranza della Procura è che queste possano chiarire con certezza la causa del decesso.

A tal proposito, si attendono notizie riguardanti l'analisi delle possibili tracce di terriccio diverse da quelle del luogo del ritrovamento, nonché l'analisi tossicologica dei resti. Anche l'eventuale presenza di larve potrebbe essere d'aiuto per identificare la causa del decesso ed eventuali spostamenti del corpo.

Una volta appurato senza ombra di dubbio che si tratta di omicidio, gli inquirenti dovranno poi individuare il colpevole.

Michele Buoniconti, marito di Elena, è al momento l'unico iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo e occultamento di  cadavere, ma non ci sono, almeno per ora, prove schiaccianti della sua colpevolezza.