Si è scatenata una vera e propria caccia aperta, in Pakistan, allo scorpione nero che può valere 50 mila dollari. La curiosa "taglia" sull'aracnide è stata messa da Naveed Gauri Khan, il quale sostiene di essere rappresentante di un'importante azienda farmaceutica, che ha bisogno dell'animale che sarebbe in grado di produrre sostanze utili per delle cure di tipo naturale. L'annuncio di Khan è ben preciso e sottolinea come lo scorpione nero debba pesare almeno 60 grammi. In Pakistan, la caccia allo scorpione non è una pratica sconosciuta ed è anche legale: tuttavia, il valore stimato di 50 mila dollari per la specie dello scorpione nero ha spinto un numero spropositato di persone ad andare alla ricerca dell'animale, mettendo a repentaglio la vita di una grande quantità di aracnidi. I media, infatti, in questi giorni stanno mostrando l'insolita caccia che si sta trasformando in una vera e propria strage: in molti, anche se prendono scorpioni neri di un peso minore rispetto a quello richiesto dall'annuncio, li vendono per circa 100 dollari a cittadini americani o australiani.
Per evitare che la lotta senza quartiere allo scorpione possa metterne in serio pericolo la sopravvivenza, alcuni deputati eletti nella provincia di Sindh hanno proposto l'emanazione di una legge che garantisca proprio la tutela degli scorpioni neri, per evitare che possano estinguersi. La situazione, infatti, rischia di degenerare e sono sempre di più le persone che contattano Khan e che si spacciano per essere degli esperti cacciatori di scorpioni, pronti ad assicurarsi il premio da 50 mila dollari. La ricerca avviene in Pakistan perché in questo Paese c'è tradizionalmente una gran quantità di scorpioni neri, ma ciò non ne giustifica la caccia e l'uccisione senza limiti. La polizia locale teme anche disordini interni e la moltiplicazione di alcuni reati a causa della competizione senza freni che si è scatenata tra i pakistani per mettere le mani sullo scorpione che vale 50 mila dollari. Si prevede, infatti, che possa esserci un'escalation di alcuni reati come il sequestro da parte di chi è convinto di poter catturare illegalmente l'aracnide dalle speciali qualità curative, da vendere poi al miglior offerente in maniera illecita.