Non si sciolgono i nodi sul caso di Elena Ceste al 31 ottobre 2014 nonostante i numerosi esami e rilievi in corso sia sul cadavere che sul luogo del ritrovamento. Un ritrovamento a dir poco rocambolesco, se si pensa che solo le opere di pulizia di un canale di scolo hanno portato alla luce il corpo, ben nascosto sotto alcuni arbusti, allo scopo di non essere individuato facilmente.

Chi ha inviato un messaggio al dottore?

Nelle ultime ore si parla molto di un misterioso sms inviato al medico di famiglia. Un sms che affermava che Elena Ceste è stata portata a forza dentro una Chiesa, trascinata per i capelli.

Verità o solo un maldestro tentativo di depistaggio tutto da interpretare. La sensazione è che questo messaggio potrebbe finire per danneggiare il suo autore. Fu mandato durante i mesi estivi al dottor Mario Gozzellino.

Il punto importante è che questo messaggio sarebbe partito, secondo i rilievi effettuati, proprio da Angri (Salerno) che neanche a farlo apposta è il luogo natale di Michele Buoninconti. Solo una coincidenza? Difficile crederlo. C'è poi un altro particolare sul quale bisogna necessariamente soffermarsi e cioè che le telecamera sita davanti al portone delle studio medico Gozzellino ripresero lo stesso Michele Buoninconti accostarsi alla targa dello studio dove sono scritti orari e numero di cellulare...



La popolare trasmissione tv "Chi l'ha visto?" condotta da Federica Sciarelli si occupa del caso Elena Ceste. Nell'ultimo episodio la Sciarelli ha opportunamente ricordato che Michele Buoninconti cercò (testimone la vicina di casa) sua moglie nel bagagliaio dell'auto. Un comportamento che appare piuttosto curioso. Perché un marito che ha appena preso atto che la moglie è scomparsa dovrebbe pensare di cercarla nel bagagliaio dell'automobile?

L'uomo mostrò inoltre alla signora Marilena (la vicina) il cellulare di Elena Ceste, per sottolineare che aveva ricevuto moltissimi messaggi. Era il momento di far pesare questa cosa, anche se risulta che Michele Buoninconti è molto geloso?

Esami scientifici in corso

Siamo sempre in attesa di conoscere l'esito degli esami tossicologici sul cadavere di Elena Ceste. Nella zona del macabro ritrovamento stanno intanto affiorando nuove tracce ossee della sfortunata donna, che aveva 37 anni ed era originaria di Torino. Analista chimica, Elena Ceste ultimamente sembrava molto depressa ma soprattutto non appariva ben integrata in una realtà di provincia, che è ovviamente cosa ben diversa dalla grande città dove era cresciuta.