A Milano circa un mese fa le cronache hanno portato alla ribalta il caso di 6 persone, tutte abitanti nel milanese, infettate dal batterio della legionella che è stato fatale per uno di loro residente a Bresso. Dopo pochi giorni - il 29 ottobre - si è scoperto che i casi erano diventati 8 e che alla metà del mese era morta un'altra donna di Cinisello che presentava positività ai batteri che provocano proprio la legionellosi.
Oggi ci troviamo a parlare ancora di questo problema: il direttore di igiene e sanità della Asl milanese Ciconali ha infatti dichiarato che le misure di disinfezione effettuate nell'ultimo periodo per debellare il batterio mortale non sarebbero state efficaci a sufficienza. A Bresso - dove si erano verificati i 6 casi di legionella più gravi - il batterio non è stato trovato negli impianti idraulici della rete cittadina ma era presente in quelli delle loro abitazioni.

A questo punto la decisione presa è stata di agire casa per casa, e questa azione coinvolgerà ben 350 abitazioni dislocate in zona Niguarda a Milano, in particolare nelle vie Ornato ed Hermada.

Il porta a porta della disinfezione prevederà l'ingresso dei 30 addetti in ogni appartamento nel quale dovranno procedere con la bonifica di tutti i rubinetti e "doccini", insomma: su tutto ciò che è collegato alla rete idrica nel quale potenzialmente si annida il batterio della legionella. Gli abitanti interessati sono stati invitati ad una assemblea nella quale gli è stata spiegata la situazione e nella quale sono stati invitati a rimanere nei loro appartamenti durante lo svolgersi della disinfezione, che comporterà tra l'altro la chiusura dell'acqua per tutta la giornata.

Uno dei più grandi esperti italiani di legionella Dott. Oscar di Marino spiega che per la prima volta verranno usati metodi di bonifica che fino ad opra erano in uso solo negli ospedali. Tre disinfettanti saranno introdotti dapprima nella rete idrica dalla centrale per poi verificare che siano arrivati in ogni rubinetto delle abitazioni interessate. Questa contromisura non basterà: i residenti dovranno poi preoccuparsi di fare prevenzione tramite pulizia quotidiana di rubinetti e soffioni delle docce con aceto, candeggina e acqua, facendo inoltre scorrere spesso acqua calda - contromisura che rende difficile l'annidamento del batterio nelle condutture.