Per quanto riguarda il virus Ebola in Italia, le news del 5 novembre parlano di un nuovo caso di isteria collettiva e psicosi contro gli immigrati accaduto a Roma. A cavalcare l'onda è stata questa volta Forza Italia che ha sottolineato come l'Italia non stai facendo nulla per bloccare il flusso di immigrati che giungono e giungeranno nel nostro paese. Mentre, dunque, la paura continua a dilagare e a diffondersi, arriva la denuncia di molti medici che stanno lavorando nelle zone a rischio, il motivo è semplice: se Ebola si diffonde sempre di più e si rischia un contagio globale è anche e soprattutto perché l'Occidente, al di là dei proclami altisonanti, non sta investendo realmente risorse finanziarie e umane per bloccare l'epidemia lì dove si sta evolvendo.

Le due questioni - la psicosi contro gli immigrati e la carenza di risorse - per quanto riguarda l'eventuale diffusione del virus Ebola in Italia sono strettamente collegate.

Virus Ebola Italia, news 5/11: l'episodio di Roma e l'attacco di Forza Italia

Per quanto riguarda la possibile diffusione del virus Ebola in Italia - cosa che gli specialisti ritengono poco probabile per l'assenza di voli diretti dalle zone a rischio - torna la psicosi collettiva e la paura dell'immigrato. Questa volta il presunto "allarme" è scoppiato a Roma, quando nell'Itis G. Giorgi della zona Collatino un giovane nigeriano ha avuto un malore.

I sanitari vhanno immediatamente chiarito come tale stato di malessere non avesse nulla a che fare con il virus Ebola, ma Fabrizio Santori di Forza Italia, consigliere regionale del Lazio, ha deciso di cavalcare l'onda politica. La sua denuncia è stata diretta: il ministro Lorenzin dovrebbe bloccare l'afflusso di immigrati dall'Africa e soprattutto dovrebbero aumentare i controlli sanitari. Bisognerebbe avere il coraggio di fare in Italia, ciò che è stato fatto in Australia e cioè impedire l'arrivo di immigrati dall'Africa.

Virus Ebola Italia, news 5/11: il problema è in Africa, cosa fa la comunità internazionale?

Queste situazioni di panico collettivo e di paura generalizzata sono anche e soprattutto connesse non tanto con la mancanza di controllo degli ingressi in Italia, quanto piuttosto con la carenza di risorse che la comunità internazionale sta mettendo in campo per combattere l'epidemia da virus Ebola. Dopo la denuncia di Gino Strada, arrivano nuove denunce da parte di medici volontari italiani, affiliati con un'altra importante organizzazione, Medici senza Frontiere (MSF). Il messaggio è chiaro: per porre un freno all'epidemia non c'è bisogno di molti mezzi o di grandi ricercatori medici, basterebbe semplicemente che i governi occidentali, sempre pronti per convenienza politica ad attaccare l'africano immigrato, si impegnassero maggiormente nel combattere il virus Ebola lì dove si sta diffondendo e lì dove potrebbe essere fermato senza eccessivi pericoli per il resto del pianeta.