Loris Stival e la sua prematura morte, all'età di soli otto anni, stanno ancora facendo discutere molto i giornalisti e gli addetti ai lavori, poichè molti dettagli dell'inchiesta, chiusa dagli inquirenti in tempi rapidissimi, sembrano non convincere del tutto. Loris Stival, per la Procura di Ragusa, non è dunque mai andato nel piazzale davanti alla scuola, dove invece la madre Veronica Panarello, fermata con la terribile accusa di aver ucciso il proprio figlio, dice di averlo accompagnato quella tragica mattina del 29 novembre scorso in cui il bimbo scomparve.

La madre di Loris Stival, però, dal carcere in cui è rinchiusa in regime di isolamento ormai da cinque lunghi giorni, continua a ribadire la sua innocenza e ad insistere con la sua versione dei fatti che accaddero quella mattina, che però pare essere completamente smentita dalle numerose telecamere sparse nel paese che hanno ripreso continuamente la sua auto nei momenti in cui dovrebbe essersi consumato l'omicidio.

La macchina di Veronica Panarello è stata infatti registrata da una di queste telecamere mentre imboccava la strada del vecchio mulino, proprio il luogo dove Loris Stival verrà trovato morto dopo poche ore dal cacciatore che poi sarà anche egli indagato perché sembrava strano che avesse trovato il bambino in pochi minuti e andando spedito nella direzione giusta.

L'avvocato di Veronica Panarello aveva in questi giorni sottolineato le condizioni igienico sanitarie a dir poco precarie nelle quali si trovava la sua assistita in carcere, dicendo che aveva gli stessi vestiti e gli stessi indumenti intimi dal giorno dell'arresto e che non aveva la possibilità di cambiarsi.

Ieri però si è sparsa la notizia, poi confermata anche dallo stesso avvocato, che il padre di Veronica si era recato in carcere ed aveva fatto recapitare alla figlia una scatola con vestiti e generi di prima necessità.

Certo, oltre alla tragedia tremenda che ha colpito il piccolo Loris Stival, sembra che questa storia terribile ne abbia partorita un'altra: la tragedia di Veronica Panariello, in carcere con la più tremenda delle accuse possibili e abbandonata da quasi tutta la sua famiglia.