È stata definita la più grande manifestazione nella storia della Francia, quella svoltasi a Parigi contro il terrorismo. Una risposta chiara e precisa a chi vuole incutere terrore, togliendo la libertà di espressione. Oltre due milioni di persone hanno preso parte all'enorme corteo che ha sfilato per le vie della capitale francese, dove in prima fila c'erano i maggiori leader degli stati europei, compreso il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Considerando le altre manifestazioni svoltesi nel resto del paese, la Francia ha contato 3,7 milioni di manifestanti che hanno espresso tutta la loro rabbia nei confronti di un terrorismo massacrante e senza regole. La "guerra" al terrorismo non è certo finita con i fatti di Parigi, una TV israeliana infatti ha reso noto che i Servizi Segreti americani, avrebbero lanciato l'allarme al prossimo obiettivo terroristico: il Vaticano. La Santa Sede infatti, sembra essere il prossimo scenario d'attacco dell'Is.
Tra i principali leader presenti, hanno sfilato la tedesca Angela Merkel, il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, David Cameron, il presidente francese Hollande ed il suo predecessore Sarkozy. Il simbolo principale della manifestazione era la matita spezzata di Charlie Hebdo, il vero simbolo di quella libertà di espressione che è stata negata alle vittime della strage terroristica.
L'allerta rimane comunque alta sia in Francia che nel resto d'Europa, soprattutto dopo l'ultima notizia proveniente dagli USA di un possibile attacco alla sede di Papa Francesco. I sistemi di sicurezza francesi hanno dislocato su tutto il territorio più di cinquemila uomini, mantenendo vivo il meccanismo di allerta che evidentemente non sembra essere cessato.
Ora comunque è allerta generale in tutti i paesi del mondo, nessuno si deve mostrare debole ed impaurito, il terrorismo si può sconfiggere con l'unità e la grande comunione, come aveva chiesto il presidente Hollande, non bisogna aver paura nel difendere i propri principi di libertà e di legalità.