La notizia dell'arresto del marito di Elena Ceste, Michele Buoninconti ha dato un'improvvisa svolta, forse quella decisiva, verso la risoluzione dell'intricato caso legato alla morte della trentasettenne di Costigliole d'Asti, il cui corpo venne ritrovato lo scorso 18 ottobre 2014 presso il rio Mersa, vicino alla propria abitazione. Sono ancora da chiarire le esatte motivazioni per le quali si è proceduto all'arresto di Michele Buoninconti, ma, dalle prime indiscrezioni, sembra che gli inquirenti abbiano proceduto ad una vera e propria ricostruzione del delitto che, a quanto sembra, sarebbe avvenuto nell'abitazione stessa.

Il colonnello Fabio Federici, secondo quanto riportato dall'Ansa, ha dichiarato che la povera Elena Ceste sarebbe deceduta per causa di morte violenta: viene esclusa pertanto l'ipotesi di annegamento.

Elena Ceste: nuovi particolari sulle cause dell'arresto del marito Michele Buoninconti

L'asfissia sembra essere la causa più probabile, un'asfissia provocata nella sua abitazione, secondo quanto emerso dal referto dell'esame autoptico. Ma non è tutto perchè sono stati rivelati altri particolari in merito all'improvvisa svolta del caso: il corpo di Elena Ceste si sarebbe trovato sin dal 24 gennaio nel luogo stesso dove poi è stato ritrovato mesi dopo.  

Naturalmente, l'interrogativo più inquietante riguarda il movente per il quale la povera Elena Ceste sarebbe stata uccisa: il colonnello Federici, a questo proposito, risponde senza indugio che il movente sarebbe stato dettato da 'una situazione familiare che presentava criticità e conflittualità'. Dunque, sembrano essere stati i problemi di coppia tra Elena Ceste e Michele Buoninconti la causa scatenante dell'omicidio della povera donna. Ora resta da chiarire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, una dinamica che potrebbe emergere, nelle prossime ore, con l'interrogatorio di Michele Buoninconti, arrestato questa mattina su ordine della procura di Asti con l'accusa di omicidio volontario premeditato, nonchè quella di occultamento di cadavere.