Trento, giovedì 1 gennaio 2015: muore una bambina di 11 anni in seguito alla ferita riportata da un'arma da fuoco a Pregasina, una località presso Riva del Garda, dove la ragazzina frequentava il primo anno della scuole medie. Da una prima ricostruzione pare che il colpo sia partito accidentalmente, in seguito al ritrovamento in casa da parte della bambina della pistola d' ordinanza del padre, un agente di polizia. Gli inquirenti, indirizzati dal pm di Trento Fabrizio De Angelis, stanno tentando di ricostruire l'esatto accaduto.

Numerosi cronisti e abitanti del paesino sono sul posto per assistere al segno indelebile che ha contrassegnato le sorti della piccola.

Al momento della disgrazia i genitori stavano lavorando in giardino dietro casa. Inutile l'intervento dell'elisoccorso e del medico che ha tentato di rianimare la piccola. La bambina probabilmente stava maneggiando l'arma quando è partito il colpo della pistola che si trovava nella scrivania del padre.

I genitori sono subito accorsi e hanno lanciato l'allarme, ma per la bambina non c'era ormai nulla più da fare. Una vicenda drammaticamente simile a quella di pochi giorni fa, negli Stati Uniti. In un grande magazzino in una città dell'Idaho, un bimbo di due anni ha preso una pistola estraendola dalla borsetta della madre, ha sparato e l'ha uccisa probabilmente pensando fosse un gioco. La tragedia è avvenuta nel negozio Wal Mart ad Hayden, nel reparto di elettronica.

L'incidente è stato anche ripreso da una telecamera a circuito chiuso, che è stata poi determinante per gli investigatori, per determinare l'esatta dinamica dei fatti. Successivamente il negozio è stato chiuso per le indagini subito dopo la sparatoria. Non si conosce esattamente l'identità della donna ma dalle immagini e dalle testimonianze si presume che abbia un età tra i 25 e i 30 anni. In base alle prime informazioni, la vittima, che deteneva l'arma regolarmente, era insieme ai suoi 4 figli, quando il piccolo, non è chiaro come, ha preso l'arma e ha fatto fuoco