Non si fermano le indagini per cercare di scoprire l'assassino di Yara Gambirasio, la ginnasta tredicenne di Brembate trovata morta cinque anni fa. L'uomo accusato di avere ucciso Yara Gambirasio è Massimo Giuseppe Bossetti, che si trova in carcere dal giugno scorso. Mentre si apprende che gli inquirenti potrebbero essere molto vicini alla svolta del caso, dato che un supertestimone inchioderebbe Massimo Bossetti, è emerso che un cellulare del carpentiere di trova in Africa, precisamente in Marocco.

Ultime news Yara Gambirasio, un cellulare di Massimo Bossetti, si trova in Africa, perché?

Specifichiamo subito che Massimo Bossetti era in possesso di vari cellulari; ma perché uno dei suoi apparecchi telefonici si trova in Marocco? Si tratta di un dettaglio curioso; sembra comunque che il carpentiere l'abbia ceduto quattro anni fa. Gli inquirenti stanno cercando di capire chi entrò poi in possesso dell'apparecchio telefonico che usava Massimo Bossetti. Si tratta di una notizia molto rilevante per le indagini, dal momento che sarebbe possibile analizzare i contatti telefonici del carpentiere in un periodo di estremo interesse investigativo. Massimo Bossetti è rinchiuso nel carcere di Bergamo dal giugno scorso, ma si è sempre dichiarato innocente. Negli ultimi giorni anche la madre Ester Arzuffi si è esposta in sua difesa, affermando che anche la scienza può sbagliare.

Ma la vera novità sul caso di Yara Gambirasio è la presenza di un nuovo superstestimone.

Ultime news Yara Gambirasio, un superstestimone inchioderebbe Bossetti, svolta vicina?

Nell'ultima puntata della trasmissione "Quarto Grado" è emersa una novità moto importante sul giallo do Brembate. E' spuntato infatti un supertestimone, che avrebbe visto un uomo molto simile a Massimo Bossetti parlare animatamente con Yara Gambirasio nel parcheggio di fronte alla palestra frequentata abitualmente dalla tredicenne di Brembate.

Se la testimonianza fosse considerata attendibile e se l'uomo in questione fosse veramente Massimo Bosssetti, si potrebbe finalmente giungere alla tanto attesa svolta nel caso della tredicenne Yara Gambirasio.