Tre anni fa, l'11 febbraio 2012, Whitney Houston veniva trovata morta all'età di 48 anni nella vasca da bagno della sua camera d'albergo a Beverly Hills. La sera avrebbe dovuto tenere un concerto per un evento a margine dei Grammy Awards. La causa del decesso fu un collasso cardiaco, dovuto all'uso prolungato di alcool, droga e farmaci antidepressivi, una dipendenza che si trascinava da anni e che aveva tentato di curare, senza successo, separandosi nel 2006 dal marito violento e tossicomane. Dall'unione infelice con quell'uomo, Bobby Brown, era nata nel 1993 una figlia, l'unica della cantante, di nome Bobbi Kristina. Una bambina coinvolta suo malgrado negli eccessi dei genitori, che non sono mai stati in grado di proteggerla. Prima della separazione, la Houston e il marito girarono insieme un reality in cui la figlia veniva mostrata senza reticenze, sì immersa nel lusso più sfrenato, ma, in fondo, lasciata sola a gestire il peso dello sfacelo famigliare e la piaga della tossicodipendenza di entrambi i genitori.  

Quella bambina oggi è una giovane donna di quasi 22 anni, in coma indotto da quando è stata ritrovata priva di sensi nella vasca da bagno di casa sua, dove è rimasta sott'acqua per un tempo compreso tra i 10 e i 15 minuti. Un tempo troppo lungo: le sue condizioni sono apparse fin da subito disperate. I medici hanno avvisato la famiglia della situazione, mettendola di fronte alla scelta tra due possibilità, entrambe drammatiche: tenerla in vita tramite macchinari o staccare la spina. Il padre della ragazza, Bobby Brown, fino ad ora aveva rimandato la decisione, nutrendo la speranza di un miglioramento che, però, non è mai arrivato. Ed oggi si è diffusa la notizia che assicura che la spina che mantiene in vita Bobbi Kristina verrà staccata domani, nel giorno del terzo anniversario della morte di sua madre, anche lei trovata esanime in una vasca da bagno in modo analogo a quello della figlia. Anche se va detto che la dinamica di quanto accaduto a quest'ultima non è ancora del tutto chiara: si è trattato di un incidente, di suicidio attuato tramite l'assunzione di un cocktail di barbiturici (gli stessi antidepressivi rilevati nel corpo della madre al momento della morte) o di un omicidio? Gli inquirenti hanno, infatti, sollevato dubbi su Nick Gordon, il compagno della ragazza, che per primo ha dato l'allarme. Sul corpo della giovane sono stati rinvenuti dei segni di violenza, delle strane ferite che, seppur non sembrano essere la causa diretta del suo stato, rivelerebbero una storia di maltrattamenti. Nick e Kristina sono cresciuti insieme, come fratelli: Whitney Houston ha preso con sé Gordon quando aveva 12 anni e, pur non adottandolo legalmente, si è occupata del suo mantenimento e della sua educazione. Solo dopo la morte della cantante, Bobbi Kristina e Nick sono usciti allo scoperto, rivelando il loro legame.