Uno degli argomenti caldi degli ultimi mesi è l'Isis, un'associazione terroristica a capo della quale troviamo Abu Bakr al-Baghadi. L'acronimo sta per Stato islamico della Siria e dell'Iraq: si tratta di gruppi di uomini che si riuniscono volontariamente per spargere terrore e sangue. I jihadisti provengono da tutto il mondo, anche da Paesi occidentali. Nelle fila dell'Isis troviamo anche degli italiani; la giornalista delle "Iene", Nadia Toffa, nell 'ultima puntata del programma, ha diffuso un servizio nel quale emergono notizie davvero sconvolgenti sull'Isis.

Isis, news agghiaccianti su donne-schiave e bimbi-soldato: ecco tutta la verità

In Iraq sono i guerriglieri curdi a difendere il loro territorio dalle minacce dell'Isis; insieme a loro ci sono anche tantissime donne a combattere contro lo Stato Islamico. Una di queste è stata intervistata da Nadia Toffa, poi si è tolta la vita, dato che si era accorta di non avere più munizioni da sparare contro i militanti dell'Isis. Ha preferito suicidarsi, dal momento che è a conoscenza della sorte che i terroristi riservano alle donne.

Nadia Toffa ha intervistato varie donne che hanno avuto la fortuna di scappare ai soldati dello Stato Islamico. Le testimonianze sono davvero agghiaccianti; si parla di violenze non solo sessuali, ma anche fisiche e psicologiche.

Alle donne viene impedito di bere e di nutrirsi; tutte coloro che rifiutano di professare la religione islamica e di sposarsi con i soldati dell'Isis vengono violentate fino alla morte, spesso anche da più di un uomo. La stessa sorte è riservata alle adolescenti e alle bambine di sette o otto anni. Le donne sono trattate come degli animali, sono esposte nelle città e vendute come schiave.

Al momento, come ha testimoniato Nadia Toffa nel suo servizio, le donne rapite sono oltre quattromila.

Anche i bambini sono entrati nella spirale dell'orrore dell'Isis; lo Stato Islamico, infatti, intende formare dei bimbi-soldato. E così, ai bambini viene fatto leggere il Corano e sono addestrati a combattere con le armi, con le immagini di alcuni video nei quali i terroristi decapitano i i soldati curdi, i quali, da tempo, stanno cercando di difendere il loro territorio dalle violenze dello Stato Islamico.