L'omicidio di Mara Calisti è da 22 anni denominato: "L'omicidio della porta chiusa". Federica Sciarelli è tornata ad occuparsi del caso nell'ultima puntata di Chi l'ha visto. La donna aveva solo 36 anni e svolgeva la professione di impiegata presso lo studio di un avvocato, suo ex compagno di scuola. Mara fu uccisa a Todi, città in cui viveva assieme alla sua famiglia, era una ragazza acqua e sapone e conduceva una vita, all'apparenza, normale. Fu assassinata di notte a casa sua, mentre suo padre dormiva nella stanza accanto. La donna fu uccisa la notte tra il 14 ed il 15 Luglio del 1993, alle 3:45, prima di spirare, Mara Calisti ebbe la forza di raggiungere ed entrare nella camera da letto di suo padre, gridando: "Babbo!

Guarda cosa mi hanno fatto!".

Un omicidio crudele ed il dolore di un padre

Qualcuno le aveva trafitto il petto e reciso l'aorta, all'altezza del seno fu riscontrato un piccolo foro di forma triangolare. Non si è mai capito con quale oggetto contundente fosse stata colpita la povera Mara, se con un coltello, un cacciavite od un punteruolo, in quanto l'arma non fu mai trovata. Ventidue anni dopo quella fatidica notte, il movente e le dinamiche dell'omicidio sono rimasti tuttora avvolti nel mistero, con un colpevole ancora impunito. "Il delitto della porta chiusa", un termine usato perlopiù dalla stampa, come se una presunta soluzione di quell'infame assassinio sia da trovare all'interno della casa di Mara e della sua famiglia.

C'è da dire però che in quell'appartamento di Todi in via Angelo Cortesi, c'erano solo due persone quella notte: Mara e suo padre.

Per questa ragione, fin da subito, quest'ultimo fu considerato il principale sospettato, ma dopo anni di indagini approfondite, nel 2001 Mario Calisti fu scagionato definitivamente. Non fu dunque l'anziano signore ad uccidere sua figlia, in una vecchia intervista a Chi l'ha visto? questa fu la triste testimonianza del povero Mario riguardo quella terribile condizione di padre addolorato e di principale sospettato: "Io vado tutti i giorni al cimitero e di fronte a mia figlia ci vado con la testa alta, perchè anche lei sa bene che il suo babbo è innocente, io non ho nessuna colpa".

Quattro anni dopo essere stato riconosciuto innocente, Mario Calisti morì, gli ultimi anni della sua vita li passò cercando di scoprire la verità, ma lasciò questo mondo senza sapere chi uccise sua figlia. Ventidue anni non sono bastati a risolvere il mistero di questo delitto, quella notte, in casa Calisti, sicuramente entrò qualcun altro, ossia l'assassino.

Mara lo conosceva forse? Oppure no? Fu lei ad aprirgli la porta, od entrò da solo?

Tornando alla notte del 14 Luglio del 1993, bisogna dire che Mara Calisti, dopo aver cenato, si intrattenne con una vicina di casa, la signora Maria Latterini; non ricevette alcuna telefonata. La signora Latterini, durante una vecchia intervista al programma di  Rai 3, fu lei stessa a dichiarare: "Mara non doveva ricevere nessuno quella sera, anche perchè se avesse dovuto vedere qualcuno, non avrebbe invitato me, lei era comunque serenissima". Verso mezzanotte l'amica se ne andò e Mara restò da sola a guardare la TV. Un'ora e mezza più tardi, il padre si alzò per andare a prendere un bicchiere d'acqua, non vide luci accese, ne sentì rumori sospetti; pensando che la figlia stesse dormendo, tornò in camera sua. Mara fu assassinata due ore dopo da qualcuno entrato in casa, chi fosse non è dato ancora saperlo.