Non si ferma l'inferno in Nepal: dopo la catastrofe di ieri, questa mattina si è verifica un'altra scossa, potentissima, di magnitudo 6,7. La prima, davvero tremenda, di magnitudo 7,9, ha provocato un tragico disastro: più di duemila morti e la distruzione di numerosi edifici. Dopo la prima scossa se ne sono registrate altre tredici, molte delle quali di magnitudo superiore a 6. L'incubo per i nepalesi è iniziato alle ore 12.11 di ieri (in Italia erano le 8.26): l'epicentro del Terremoto è stato rilevato a diciassette chilometri a Sud di Kodar, ottanta chilometri a nord-ovest da Katmandu, la capitale del Nepal.
Secondo le ultime indiscrezioni, provenienti dall'Onu, le persone che sono state coinvolte dal terremoto sono più di sei milioni; vittime si sono registrate nei Paesi che confinano con il Nepal, per esempio in India, Tibet e Bangladesh. Il numero delle vittime è in costante aggiornamento; si prevede che esso possa aumentare nel corso delle prossime ore. Secondo Reuters, solo nella capitale Katmandu ci sono stati più di settecento morti. Si è trattato del sisma più violento degli ultimi ottant'anni, secondo solo a quello del 1934, che in Nepal, zona particolarmente sismica, causò la morte di 8.500 persone. Il sisma del 25 aprile ha provocato inoltre numerose valanghe sul Monte Everest; il risultato è stata la morte di diciassette persone.
Ultime news terremoto in Nepal, oltre duemila i morti accertati: ecco la situazione degli italiani coinvolti
Il governo nepalese ha decretato lo stato di calamità naturale e ha disposto la chiusura di tutte le scuole per una settimana. I morti accertati sono oltre duemila, mentre i feriti sono circa cinquemila. I voli per la capitale Katmandu sono stati annullati: paura e disperazione stanno attanagliando i nepalesi.
Alto anche il numero dei dispersi. Secondo l'Unità di crisi della Farnesina, gli italiani salvi sarebbero circa trecento; tuttavia, risultano dispersi due fratelli fiorentini, di venticinque e ventidue anni, come riportato da "Il Secolo XIX". Si tratta di Elia e Daniel Lituani, i quali si trovano nel Paese devastato dal terremoto da quattordici giorni. La loro madre non riusciva più a contattarli ed è stata costretta a rivolgersi all'Ansa. Si attendono ulteriori aggiornamenti.