Le ultime news sul caso di Yara Gambirasio raccontano come sul cellulare della ragazza sarebbero stati trovati 79 numeri di telefono protetti da un codice segreto e di cui neanche i genitori ne erano a conoscenza. Le indiscrezioni sono state riportate dal noto rotocalco Oggi che ha parlato di un vero e proprio mistero per quanto riguarda il cellulare della ragazza. La tredicenne uccisa a Brembate di Sopra nel 2010 - unico indagato al momento è Massimo Bossetti, muratore di Mapello - aveva sul suo telefonino soltanto 9 numeri visibili, mentre gli altri si trovavano nella memoria SIM a cui aveva accesso soltanto lei.
Si riapre il mistero e anche la difesa di Bossetti sembra poter utilizzare a proprio vantaggio questo dato.
Il telefonino della ragazza, le ultime news al 22-04 sul caso di Yara Gambirasio
Si infittisce il mistero sull'uccisione di Yara Gambirasio. Le ultime news raccontano come gli inquirenti abbiano già cercato di contattare le 79 persone che possedevano il numero della ragazza, per cercare di fare chiarezza sulla questione. Molte delle persone contattate hanno dichiarato di non aver mai conosciuto Yara, anche un ragazzino di 13 anni con il quale, nel mese di gennaio del 2010, vi sarebbero stati 109 contatti telefonici (telefonate e sms) con la ragazza. Il ragazzo ha dichiarato di non aver mai conosciuto la tredicenne di Brembate di Sopra e di non sapere quale sia il motivo per cui vi siano quei contatti, l'unica spiegazione che si dà è che capita spesso di prestare il cellulare agli amici.
La difesa di Bossetti: ultime news al 22-04 sull'omicidio di Yara Gambirasio
Le ipotesi che gli inquirenti stanno vagliando è che il cellulare di Yara Gambirasio non fosse nuovo ma appartenesse a qualcun altro prima che giungesse nelle sue mani. Le ultime news rivelano come i legali difensori di Massimo Bossetti abbiano intenzione di utilizzare queste rivelazioni per attaccare la maniera con cui sono state condotte le indagini.
La prima domanda che hanno posto è stata come mai non si sia analizzato più attentamente il traffico telefonico della ragazza. Ma la strategia difensiva si giocherà anche su altri elementi: non sembra così chiaramente dimostrabile che il furgone dell'indagato si trovasse proprio nei pressi della palestra il giorno della scomparsa; le contraddizioni cui è caduta l'insegnante di ginnastica di Yara che non ricorda precisamente se quel giorno la ragazza era presente in palestra; il ritrovamento del cadavere a Chignolo d'Isola che potrebbe essere stato portato in quel luogo poco prima della scoperta.
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