Il caso legato alla morte della povera Yara Gambirasio rischia di assumere contorni persino politici. Mancano pochi giorni all'udienza preliminare a carico di Massimo Giuseppe Bossetti, colui che viene ritenuto dagli inquirenti della Procura di Bergamo, quale esecutore materiale dell'assassinio della tredicenne di Brembate di Sopra, uccisa la sera del 26 novembre del 2010. Vi abbiamo parlato, in precedenza, del mistero legato al cellulare della ragazza (mai ritrovato) e della sim card rinvenuta in un taschino del suo giubbino, insieme alla batteria del telefonino: in questa sim card erano 'nascosti' ben 79 numeri di telefono, tutti apparentemente ed inspiegabilmente sconosciuti alla ragazza.

Lega Nord pro Massimo Bossetti: se fosse Mohammed Fikri l'assassino di Yara Gambirasio?

Intanto, in difesa di Massimo Giuseppe Bossetti, scende addirittura in campo la Lega Nord: a questo proposito, Radio Padania Libera ha dedicato una trasmissione al caso Yara Gambirasio, trasmissione volta evidentemente a provare l'innocenza del muratore di Mapello e ad incolpare, invece, Mohammed Fikri. In particolar modo si è puntato il dito contro il piastrellista marocchino per il fatto che (stranamente) abbia acquistato un furgone molto simile a quello di proprietà di Massimo Giuseppe Bossetti che (altrettanto stranamente) è stato poi rottamato pochi mesi quella tragica sera del 26 novembre 2010. Infatti, il criminologo Ezio Denti ha scoperto che dieci giorni prima l'omicidio di Yara Gambirasio, Fikri ha comprato da un certo Stefano Pillot di Conegliano un furgone bianco simile a quello di Bossetti: il marocchino si trovava proprio su quel furgone la sera in cui fu arrestato, salvo poi, poco dopo, essere rimesso in libertà. Questo furgone, poi, non fece mai ritorno in Italia per essere soggetto ad ulteriori controlli: fu rottamato in Marocco nei primi mesi del 2011.

Omicidio Yara Gambirasio: poco attendibile prova Dna contro Bossetti

In più, si è parlato del fatto che i cani molecolari indirizzarono l'attenzione degli inquirenti al cantiere di Mapello, particolare che, secondo l'avvocato Claudio Salvagni, sarebbe stato trascurato dalla Procura di Bergamo.
In definitiva, basterebbero questi elementi per far puntare i riflettori su Mohammed Fikri e per toglierli da Massimo Bossetti: la prova del Dna, infatti, è stata giudicata troppo labile e poco attendibile, mentre le suddette 'coincidenze' sarebbero più che sospette. Rimanete con noi per seguire tutti gli aggiornamenti sul caso Yara Gambirasio ed altri fatti di cronaca, come quelli riguardanti il delitto di Pordenone di Trifone e Teresa oppure quello relativo alla morte del piccolo Loris Stival: potete farlo, semplicemente cliccando sul tasto 'Segui' posizionato a fianco del nome dell'autore dell'articolo.