Una maestra di una scuola dell'infanzia della provincia di Lecce costringeva undici suoi piccoli alunni a sedere su sedie su cui erano piazzate delle puntine da disegno. In alcuni casi addirittura rinchiudeva i bambini nell'armadio della classe. Il tutto evidentemente per "correggere" comportamenti forse non propriamente ortodossi dei suoi alunni.
I fatti si sono verificati all'incirca due anni fa e sono venuti alla luce grazie all'incidente probatorio disposto dal gip presso il Tribunale di Lecce, Simona Panzera. E' stato infatti necessario verificare, presso il Tribunale dei minorenni e con l'assistenza di psicologi, la capacità di testimoniare delle vittime. Due bambini sono stati così ritenuti idonei alla testimonianza ed hanno dunque confermato le accuse mosse all'insegnante, condendole anche di ulteriori particolari. Così il pm Angela Rotondano ha notificato la conclusione delle indagini alla maestra nonché al preside della struttura, che sono dunque entrambi indagati. Il preside risulta indagato in quanto, pur essendo venuto a conoscenza dei maltrattamenti, avrebbe omesso di denunciare i fatti alle autorità competenti. Per altro, la maestra è rimasta tranquillamente al suo posto, senza subire alcuna forma di sanzione disciplinare, tra cui almeno una sospensione ed un trasferimento. Non è purtroppo la prima volta che si verificano casi di maltrattamenti di bambini, anche in asili nido e scuole dell'infanzia. Sempre nel leccese, si sono verificati casi anche di attenzioni sessuali verso bambini.
Che cosa si intende per abuso all'infanzia
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), "per abuso all'infanzia e maltrattamento debbono intendersi tutte le forme di maltrattamento fisico e/o psichico, abuso sessuale, trascuratezza o negligenza o sfruttamento commerciale o altro, che comportino un pregiudizio reale o potenziale per la salute del bambino, per la sua sopravvivenza, per il suo sviluppo o per la sua dignità nell'ambito di una relazione caratterizzata da responsabilità, fiducia o potere". Il fenomeno è purtroppo in crescita negli Usa, dove viene studiato ed affrontato espressamente dalle autorità, mentre in Italia non vi sono ancora rilevazioni statistiche ufficiali che possano aiutare gli operatori ad affrontare meglio il problema.