Proseguono a ritmo serrato, le indagini sulla morte di Domenico Maurantonio, il ragazzo di diciannove anni, morto cadendo dal 5° piano dell'albergo dove era ospite con tutta la classe, in occasione di una gita a Milano, per far visita a Expo 2015. Mentre la polizia convoca nuovamente in questura i compagni di classe, la Procura di Milano sequestra i telefoni cellulari di quelli che gli investigatori considerano i compagni di classe più coinvolti.
Al vaglio degli inquirenti, le conversazioni intercorse tra le cinque e trenta e le 7 del mattino, orario nel quale probabilmente è avvenuto il decesso, e in particolare lo scambio di sms, di messaggi sul noto programma di messaggistica WhatsApp ed eventuali conversazioni intercorse in chat. Dopo l'incidente, con il passare delle ore, l'ipotesi che la morte del giovane studente sia attribuibile ad un tragico gioco tra compagni finito male, era apparsa sempre più evidente.
Lo scorso venerdì, alcuni componenti della classe quinta E, sono stati nuovamente sentiti dagli investigatori, in proposito a quanto accadde la sera della morte di Domenico.
Secondo gli inquirenti stessi, da questi interrogatori sarebbero emersi dettagli ritenuti utili alle indagini. I magistrati inquirenti, sono convinti che qualcuno dei ragazzi sia a conoscenza di elementi, che permetterebbero l'esatta dinamica degli accadimenti, ma, per qualche motivo ancora sconosciuto, non vuole parlare.
Intanto, si attendono con ansia gli esami tossicologici e genetici eseguiti dai tecnici nominati dalla Procura; a oggi, le cose certe nell'indagine, sarebbero la finestra dalla quale il giovane è precipitato, le ecchimosi riscontrate su un braccio del ragazzo, e infine, la più importante, la caduta del giovane dalla finestra dell'hotel non è stata accidentale.
La natura dei segni riscontrati sul braccio del giovane è al momento da chiarire, mentre, dagli esami tossicologici risulta che il ragazzo avrebbe bevuto, ma non al punto da essere ubriaco.
Infine, al contrario di quanto ipotizzato in un primo momento, il giovane non avrebbe ingerito alcun lassativo. La morte di Domenico ha provocato sdegno e apprensione nell'opinione pubblica, il giorno dei suoi funerali, oltre mille persone, tra conoscenti e amici, hanno voluto rendere omaggio alla salma dello studente. Intanto i genitori, visibilmente distrutti moralmente, continuano a produrreappelli, affinché chi ha informazioni che potrebbero essere utili a delineare con esattezza quello che è successo, si faccia avanti.