Proseguano le indagini della Procura di Milano chiamata a fare luce sul caso di Domenico Maurantonio, il 19enne di Padova precipitato dal quinto piano dell'hotel Da Vinci. L'avvocato della famiglia della vittima, Eraldo Stefani, ha bollato come 'fantasiose' alcune delle ricostruzioni emerse negli ultimi giorni e paventate dai compagni di scuola del ragazzo, con la tesi della fatalità a perdere a questo punto sempre più terreno. Le ultime news sulla morte di Domenico Maurantonio aggiornate ad oggi 16-06 si rifanno dunque all'esito degli esami condotti sul corpo del giovane che evidenziano un livido sull'avambraccio che tutto fa pensare tranne che ad un incidente.
Anche la dottoressa Roberta Bruzzone, intervistata da Giallo, ha confermato come la tesi dell'incidente vada a questo punto considerata più che remota.
Novità Domenico Maurantonio, news oggi 16 giugno: no alla tesi dell'incidente, dubbi sulla ricostruzione offerta dai compagni di scuola della vittima
'I risultati dei vari accertamenti disposti dagli inquirenti stanno restituendo un quadro che sembra sempre più difficile ricondurre a una tragica fatalità': ad esprimersi in questi termini la dottoressa Bruzzone, che ha lasciato intendere quanto poco credito riscuota ad oggi la tesi dell'incidente. Le ultime news sulla morte di Domenico Maurantonio relative ad oggi 16 giugno si concentrano dunque sulla ricostruzione dei fatti, con le parole pronunciate da alcuni compagni di scuola della giovane vittima a non convincere a pieno l'avvocato Stefani. Al momento alcuni elementi paiono in effetti inspiegabili: perché ad esempio Domenico aveva un livido sull'avambraccio? Cosa potrebbe averlo mai spinto ad abbandonare la stanza nella quale si era addormentato con i compagni di classe senza portafoglio, scarpe ed altri oggetti personali?Sempre i compagni di classe della vittima hanno parlato di recente di 'strani personaggi' nella hall dell'albergo che li ospitava. 'Gente ubriaca in compagnia di donne vestite come prostitute' ha detto qualcuno dei ragazzi che frequenta il Liceo Nievo di Padova. Gli inquirenti continuano inoltre ad analizzare l'ormai famoso messaggio WhatsApp nel quale veniva fornita un'ipotetica versione dei fatti: l'SMS parla di una burla finita in tragedia, ma come accennato la Procura non dà più molto credito a questa versione. Domenico Maurantonio potrebbe allora aver infastidito qualcuno o visto qualcosa in quel corridoio che proprio non doveva vedere. Il giallo insomma rimane e si fa più fitto che mai. Di certo c'è che i genitori della vittima non si daranno pace fin tanto che non emergerà la verità. Scartata anche la tesi del suicidio: 'Mio figlio stava bene, era sereno e faceva progetti' ha dichiarato il padre di Domenico. Non resta che seguire i prossimi sviluppi.