Tiene banco sui media il caso Yara Gambirasio, brutalmente uccisa da mano ignota. Per quel femminicidio è in carcere il carpentiere Massimo Giuseppe Bossetti, che si trova detenuto a Bergamo con accuse infamanti. Yara morì di ipotermia cioè sostanzialmente di freddo, resa inerme dalle ferite da arma da taglio che le erano state inferte. Secondo quanto riporta la stampa specializzata (nella fattispecie la rivista "Giallo") ci sarebbe un'intercettazione di Ester Arzuffi, che è la madre di Bossetti.
Bossetti: indizi contro
“Parlando della scomparsa di Yara, Massimo mi aveva detto di essere passato di lì...” dice la donna intercettata.
Volete sapere dove viene intercettata? Si trova nella sala d’attesa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo. Attende di essere chiamata per rispondere ad alcune domande. Vicino a lei c'è il figlio più piccolo. Al momento Massimo è solo in stato di fermo. E' l'ennesimo indizio che pesa su Bossetti.
Lo scenario cambia
Dopo essere stato prelevato dai militari nel cantiere dove lavorava Bossetti aveva affermato di non essere in grado di ricordare dove si trovava quando la ragazzina è morta. Come forse ricorderete Yara Gambirasio era un'appassionata di ginnastica e anche quel giorno era stata in palestra, ma all'uscita, sulla strada di casa, era andata inconsapevolmente incontro al suo destino.
Bossetti ebbe in seguito a dire che non poteva essere il colpevole perché era nella sua abitazione con Marita Comi, la moglie. Oltre all'intercettazione della madre ci sono anche i dati delle celle telefoniche dell'apparecchio di Bossetti, che furono "agganciate" nella zona dove Yara è stata trovata morta.