Orribile scoperta quella avvenuta nelle prime ore del mattino: abbandonato tra le macchine parcheggiate nel quartiere romano di Monteverde, in via Pietro Cartoni, è stato trovato un grande sacco nero con all'interno il cadavere incaprettato di un uomo. Secondo i primi accertamenti, la vittima sarebbe un uomo di nazionalità magrebina che gestisce un negozio di rivendita di frutta e verdura, di cui si erano perse le tracce dal primo di luglio.
Continua la spirale di violenza che avvolge la capitale e sembra non avere fine. Quello di questa mattina è solo uno degli ultimi accadimenti che contribuiscono a rendere meno sicura e vivibile la città di Roma, da qualche tempo al centro delle polemiche da parte dei cittadini che a gran voce chiedono alle istituzioni una maggiore presenza delle forze dell'ordine sul territorio, al fine di combattere e prevenire i numerosi reati che giornalmente si registrano nella città.
Proprio in questi giorni abbiamo assistito alla violenza sessuale, subita da una giovane sedicenne, da parte un dipendente del Ministero della Difesa, che presentandosi come un agente di polizia, aveva costretto la giovane vittima a seguirlo per essere identificata.
Una volta giunti nei pressi di un parcheggio isolato si è consumata la terribile violenza. Grazie alla presenza delle telecamere e alla descrizione fornita dalla vittima, gli inquirenti sono riusciti in poche ore a risalire all'identità del violentatore e a trarlo in arresto. La testimonianza diretta della vittima ha suscitato molte critiche da parte dei cittadini, che lamentano un sempre più diffuso sentimento d'insicurezza.
Il riconoscimento del fratello
Sul luogo del macabro ritrovamento si è presentato un altro uomo egiziano, che avvicinando gli inquirenti intenti a eseguire le prime rivelazioni, ha dichiarato che il cadavere contenuto all'interno della grande busta di plastica sarebbe quello del fratello.
Secondo le prime sommarie ricostruzioni, la morte dell'egiziano risalirebbe ad alcuni giorni addietro, mentre nei pressi del cadavere è stato rinvenuto dalla polizia un trolley da viaggio, oltre ad una grande sacca situata nel marciapiede di fronte.
Al momento, sul luogo della terribile scoperta sono al lavoro i professionisti della polizia scientifica della questura di Roma, al fine di rilevare eventuali tracce utili sia alla dinamica degli eventi che hanno portato alla morte dell'uomo, sia all'individuazione degli eventuali autori. Per adesso, l'unico dato certo è il colore chiaro della carnagione dell'uomo e la sua nazionalità. Inoltre, la polizia sta passando al setaccio le telecamere di videosorveglianza installate nella zona, al fine di poter arrivare all'identificazione di chi avrebbe depositato nella zona il sacco contenente il cadavere.
A meno di un mese dal ritrovamento dell'uomo, altri due cadaveri furono ritrovati stesi sul marciapiede nei pressi di Ostia, quello di un uomo e di una donna, riversi sull'asfalto nelle vicinanze di un'automobile con lo sportello ancora aperto e con la presenza di una pistola. In quel caso, che gli inquirenti attribuiscono a un probabile caso di omicidio suicidio con movente passionale, ad avvertire le forze dell'ordine furono alcuni residenti della zona, che sentirono distintamente il rumore di due colpi di pistola.