Situazione davvero insostenibile quella degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Nuova vicenda di cronaca infatti, il5 settembre, apre un nuovo e duro capitolo per i medici che lavorano nell'ospedale. Un paziente infatti avrebbe aggredito due cardiologi del reparto perché era impaziente e non voleva aspettare il proprio turno come tutti gli altri presenti. Non è la prima volta che ciò accade. Altre aggressioni infatti sono avvenute negli ultimi mesi e a denunciare il fatto è proprio l'Ordine del medici che ritiene impossibile lavorare in queste condizioni.
Dopo Topa, Nucera e Costarella, adesso è toccato a Virgilio Pennisi e Enzo Amodeo, due professionisti del reparto Cardiologia del noto ospedale di Reggio Calabria.
L'accaduto
Il paziente, una volta giunto nel reparto si sarebbe spazientito per la troppa fila che avrebbe dovuto sostenere. L'uomo avrebbe così preso dal collo i medici, li avrebbe minacciati e aggrediti. Repentinamente sarebbe stato chiesto l'intervento delle forze dell'ordine che avrebbero calmato il paziente e i medici lo avrebbero ugualmente visitato. In un secondo momento è stata sporta regolare denuncia per l'aggressione e ai due dottori è stato stilato un referto di prognosi per 15 giorni. I medici di Reggio Calabria hanno dichiarato che ormai la situazione sarebbe diventata insostenibile e che bisogna portare più sicurezza ai medici affinché possano svolgere al meglio la loro professione e curare la salute dei cittadini.
La solidarietà dell'Ordine dei Medici
L'Ordine ha più volte invocato la sicurezza all'interno degli ospedali cercando di ottenere anche maggiore attenzione all'opinione pubblica.Esso inoltreha scritto al prefetto e al commissario per la sanità e anche al ministro della Salute e adesso aspettano risultati anche se non sanno più a chi rivolgersi.
L'Ordine ne ha approfittato inoltre per esprimere solidarietà ai medici che sono stati aggrediti e ricorda anche tutte le precedenti vittime di tanta violenza. 'Medico e pazienti devono essere alleati e non nemici', queste le parole dell'Ordine che invita dunque tutti a rispettare il prossimo in modo da diminuire i disagi. Un invito arriva anche allo stato e alla regione, sollecitando ad evitare i tagli alla sanità e di risolvere il deficit in altri modi.