"Quando c'è il derby, c'è il coprifuoco. C'è la paura di uscire di casa". Sono queste le parole dell'Imam Salameh Ashour, illustre presidentedella Comunità palestinese di Roma e del Lazio, intervenuto nella puntata di "In Mezz'Ora" su Rai3 andata in ondaDomenica 22 novembre. Il religioso, ospitedalla giornalista ed ex presidente Rai Lucia Annunziata, è stato invitato per testimoniare la manifestazione svoltasi in Piazza Santi Apostoli a Roma Sabato 21 novembre che ha però visto partecipare solo un migliaio di persone con le conseguente polemiche di partiti e gruppi di centrodestra.

"Terroristi come gli ultras"

Incalzato dalla Annunziata, l'Imam ha paragonato il terrore verso il momento storico attuale, quindi caratterizzato dall'allarme "fondamentalismo islamico", con il coprifuoco che si attiva nelle ore precedenti al derby Roma-Lazio. "Io conosco delle famiglie che molti anni fa andavano allo stadio con i figli, con i bambini. Era una festa. Oggi quando c'è il derby si allontanano addirittura".La conduttrice, evidentemente in imbarazzo, ha cercato di sminuire l'uscita del religioso ma dopo pochi minuti il web si era già scatenato in rivolta alla frase. Interviene successivamenteil rappresentante delle forze di polizia che proponeuna riflessione sull'igiene all'interno dei ristoranti islamici.

Lo stesso afferma che qualora dovesse procedere alla chiusura di esercizi per sporcizia e cattivo mantenimento del cibo verrebbe accusato di razzismo.

Alfano: "Nessun paese è sicuro, ma la nostra intelligence funziona"

Contemporaneamente al programma domenicale di Rai3, Angelino Alfano rilasciava un'intervista a Maria Latella su SkyTg24, rassicurando i telespettatori sull'efficacia dei servizi segreti italiani.

Ha inoltre affermato che chiunque sia intento a predicare violenza all'interno di moschee e associazioni islamiche sarà espulso dal Paese: "Io ne ho già cacciati quattro e ho espulso decine di soggetti che si sono radicalizzati". E in risposta alle pressioni ricevute dalla Lega Nord circa sue possibile dimissioni, il Ministro risponde: "La mia sedia è poca cosa rispetto al rischio che si corre se ci fosse un attentato".