Nuovo grattacapo per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, giàaccusato di sostenere l'Isis - soprattutto dall'omologo russo Vladimir Putin dopo l'abbattimento del jet in Siria -. Unesposto controsuo figlio Bilal, 35 anni,il qualeda due mesi vive a Bologna con la moglie e i due figli,è stato presentato da un oppositore politico, che accusail giovane di aver portato illegalmente in Italia unasomma di denaro, su cui si chiedealla Procura del capoluogo emilianodiindagare ipotizzando il reato diriciclaggio. Inoltre ildissidente - che ha ottenuto asilo politico come rifugiato in un Paese europeo e hadenunciato chelo Stato turcogli hasequestrato la società di famiglia - ha anche fatto presente che Bilal Erdogan avrebbe portato con sé guardie del corpo armate che non avevano il diritto di entrare nel nostro Paese.
I fatti e le accuse
Ufficialmente Bilal, 35 anni, terzogenito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, si è traferito a Bologna nel settembre scorso per motivi di studio, avendo ripreso un dottorato che aveva iniziato nel 2007 alla John Hopkins University; tuttavia soprattutto l'account twitter antigovernativo “Fuat Avni” lo accusa di aver portato illegalmente nel nostro Paese una somma di denaro per un presunto “progetto di fuga”. Dunque l’esposto presentato dall’oppositorepolitico – oppositore che denuncia di essere stato vittima di un accanimento politico e giudiziario che ha portato alla confisca da parte dello Stato turcodella societàappartenente alla sua famiglia– ipotizza cheBilal si sia reso colpevole del reato di riciclaggio.
Inoltre nello stesso esposto, scritto in inglese e in italiano, si fa presente che il figlio del leader turcosarebbe arrivato nel capoluogo emiliano con numerose guardie del corpo armate, che però non avevano l’autorizzazione per entrare in Italia: questione prontamente risolta con la rapida consegna di passaporti diplomatici ai poliziotti turchi.Nessun commento sulla vicenda è trapelato dalla Procura di Bologna, nemmeno quando il procuratore aggiunto Valter Giovannini, che si occupa dei rapporti con la stampa, è stato interpellato.