La vicenda legata alla sparizione e alla morte di Giulio Regeni si sta facendo sempre più ricca di misteri e di particolari inquietanti.

Inoltre, su di essa si stanno sviluppando degli scontri diplomatici tra l'Egittoe l'Italia, mentre gli Stati Uniticontinuano a premere affinché il Governo egiziano garantisca che l'indagine sull'uccisione di Regeni sia condotta in modo trasparente e completo.

Intanto, secondo l'agenzia di stampa britannica Reutersil giovane ricercatore italiano sarebbe stato arrestatodalla polizia egiziana il giorno in cui sparì, ma tale notizia è stata fortemente contestata dal Ministero dell'Interno egiziano, secondo cui la notizia dell'arresto sarebbe "infondata".

Lo scoop della Reuters

La Reuters ha annunciato in esclusiva del presunto arresto di Regeni, affermando di aver ottenuto conferme indipendenti sulla vicenda da parte di sei fonti egiziane, tra cui tre appartenenti ai servizi segreti e tre alla polizia.

Secondo le fonti riprese dall'agenzia di stampa inglese, il giovane ricercatore sarebbe stato prelevato da alcuni poliziotti in borghese mentre si trovava vicino alla stazione metropolitana Gamal Abdel Nasser al Cairo, durante il quinto anniversario delle rivolte anti-Mubarak legate alla primavera araba, e più specificamente il 25 gennaio 2016.

La smentita dei media egiziani

Lo scoop della Reuters è stato "smentito" da parte delle autorità egiziane.

Più precisamente, l'agenzia stampa locale "al Ahram" ha reso noto la presa di posizione del Ministero degli Esteriegiziano, secondo cui la notizia appare "infondata".

Sempre secondo quanto riportato dall'agenzia egiziana e dall'Ansa, il Ministero dell'Interno ha anche reso noto di avere denunciato la Reuters con l'accusa di "avere pubblicato notizie false utilizzando fonti anonime".

Intanto, il portavoce del Dipartimento di Stato statunitense, John Kirby, ha dichiarato che non può confermare i dettagli emersi dallo scoop della Reuters, ma che tali dettagli hanno sollevato degli interrogativi sulla causa del decesso di Regeni.