Secondo quanto riportato da "Repubblica", dieci militanti del partito di estrema destra"Forza Nuova" hanno fatto irruzione nella sede del locale "Gay Center" di Roma, venerdì 13 maggio verso le 22:20. Nel corso delblitz degli estremisti di destra, all'interno della struttura era presente solamente il portavoce del "Gay Center", Fabrizio Marrazzo, il quale ha affermato: "è assurdo che un partito che con un proprio logo si presenta alle elezioni possa aggredire un'associazione come il Gay Center in questo modo". Inoltre, il portavoce ha aggiunto: "Il mondo politico, compreso il centrodestra, deve condannare quanto accaduto.

Non possono esserci partiti che istigano all'odio".

Durante il blitz, i militanti di Forza Nuova hanno anche affisso un volantino omofobo, arrecante lo slogan "Unioni civili, la perversione non sarà mai legge".

Le condanne della politica, dalla Serracchiani alla Cirinnà

Subito dopo la denuncia dell'increscioso episodio, non si sono fatte attendere le condanne di alcuni politici. Tra questi è intervenuta la parlamentare del PD Debora Serracchiani, la quale ha twittato la sua condanna nei confronti dell'ignobile "atto fascista al Gay Center di Testaccio", sottolineando che "Diritti e democrazia sono più forti di intolleranza e violenza".

Secondo quanto riportato dal sito dei senatori del PD e diffuso parzialmente anche da "Il Giornale", la senatrice Monica Cirinnà ha commentato l'accaduto, sostenendo che si è trattata di "una violenta aggressione" di neonazismo e di un "atto vigliacco e di estrema gravità che introduce nella campagna elettorale della Capitale preoccupanti pulsioni fasciste".Inoltre, la Cirinnà ha sostenuto che "questi atti dimostrano ancor più quanto sia urgente l'approvazione di una legge contro l'omofobiacome giusto corollario a quella sulle unioni civili".

Forza Nuova è l'area più radicale contro leunioni civili

Forza Nuova rappresenta uno dei partiti radicalmente contrari ad ogni proposta relativa alle unioni civili, posizione confermata anche nell'area dell'estrema destra, dove vi è anche Casa Pound che, seppur contraria al ddl Cirinnà, non lo è verso le unioni civili in sé.

In linea di massima, Forza Nuova condivide la sua più assoluta contrarietà alle unioni civili e all'omosessualità con i settori più conservatori e "tradizionalisti" dell'area cattolica, ai quali il partito guidato da Roberto Fiore è legato.