Sta facendo molto discutere la notizia choc che arriva dalla Malesia, notizia che vede protagonista Richard Huckle, definito come il "peggior pedofilo della storia". Il trentenne del Kent rischia sino a 22 ergastoli per numerosi fatti che riguardano abusi sessuali di cui sono stati vittima più di 200 bambini. Huckle pubblicava le sue "gesta" sul "dark web" e si è dichiarato colpevole della maggior parte dei crimini commessi.

L'apparenza "umanitarista" e "solidale" di Huckle

Stando a quanto riportato dai media, sembra che Huckle facesse il volontario per diverse ONG filantropiche  specializzate nel sostegno ai paesi del Terzo Mondo e in questo caso specificatamente l'Asia. Per questa sua attività Huckle era conosciuto come "l'uomo occidentale facoltoso disposto ad aiutare le famiglie locali". Ma dietro a questa facciata "umanitarista" e "solidale" si nascondevano anche interessi tutt'altro che nobili per il trentenne inglese, il quale riusciva ad accreditarsi e ad acquisire la fiducia delle famiglie delle sue vittime spacciandosi come professore d'inglese e in seguito abusava dei loro figli. Si stima che siano stati più di 200 le vittime di Huckle, stime di cui lo stesso si vantava in quei siti del "dark web" in cui lo stesso diffondeva il materiale pedo-pornografico.

Tra le vittime anche bambini di pochi mesi

Secondo quanto riportano i mass media malesi ed internazionali, tra le vittime di Huckle figurano per la maggior parte bambini molto piccoli, bambini aventi in media tra i 3 e i 6 anni. Ma ci sono anche casi in cui le vittime erano ancora più giovani e sotto i tre anni, addirittura di sei mesi. Proprio a proposito delle vittime più giovani, c'è da segnalare che lo stesso Huckle si fece anche un selfie con un bambino con il pannolino. Secondo quanto riporta un articolo pubblicato da "Il Portale del Ticino", tra i particolari emersi nell'inchiesta c'è da segnalarne uno che ha visto Huckle vantarsi dell'abuso di una bambina di tre anni commentando come di seguito "Ho vinto il jackpot, una bambina di 3 anni che mi è devota come un cane".