Un breve, scarno comunicato, un messaggio che nella sua estrema sintesi racchiude tutto il dolore per la tragica vicenda accaduta ieri mattina in un piccolo paese della Sardegna, a San Vito, in provincia di Cagliari, dove un'insegnante quarantanovenne si è tolta la vita, impiccandosi nel giardino dei genitori.

Il Fronte Indipendentista Unidu ha 'dedicato' parole durissime al governo Renzi per quanto accaduto ieri, parlando di 'prima vittima in Sardegna' causata dalla riforma Buona Scuola, voluta dal Presidente del Consiglio e portata avanti dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini.

Ultime news scuola, martedì 28 giugno 2016: 'Renzi, la tua Buona Scuola ha mietuto la prima vittima'

'Fermiamo la deportazione dei docenti sardi!' è il grido che viene lanciato dal Fronte Indipendentista Unidu, di fronte ai numerosi trasferimenti a cui saranno costretti gli insegnanti sardi per riuscire a continuare a lavorare nella scuola pubblica italiana.

Già lo scorso anno, i docenti sardi balzarono agli onori della cronaca per la loro vivace protesta e i loro sit-in all'aeroporto di Cagliari: 'Come possiamo vivere in un'altra città, in un'altra casa quando la nostra famiglia si trova oltre il mare?' si domandavano allora gli insegnanti sardi 'Era davvero necessario sradicarci dalla nostra terra?'

Molti di loro sono riusciti a rinviare l'emigrazione grazie al differimento della presa di servizio, in quanto supplenti nell'anno scolastico appena concluso, ma gli effetti catastrofici della Buona Scuola, inevitabilmente, si faranno sentire perchè a settembre non si potrà più rimandare l'eventuale trasferimento.

Le assunzioni-ricatto della Buona Scuola: fermiamo la deportazione dei docenti sardi

'Una collega' si è impiccata a San Vito proprio per il terrore di dover emigrare, di dover lasciare la propria terra, di abbandonare i propri ricordi e i propri affetti: tutto ciò solo perchè messa di fronte ad un'assunzione ricatto che non ti dà via di scampo se non il 'prendere o lasciare', come se fosse una decisione facile da prendere per chi si è costruito la propria esistenza nella sua terra.

La povera insegnante di San Vito non è riuscita a sopportare il peso di una decisione che avrebbe, probabilmente, compromesso il resto della propria esistenza e ha deciso di compiere il gesto 'estremo': quante vittime ancora dovrà mietere la Buona Scuola? Centinaia di docenti della Sardegna (e non, aggiungiamo noi) rischiano di emigrare proprio a motivo di questa legge infame.