Il posto fisso non è un privilegio, è una conquista. Gli scatti di anzianità si raggiungono anno dopo anno se si lavora con continuità. Sono diritti dei lavoratori. In queste ore però si parla di abolirli, anche con una certa soddisfazione. Invidia forse, da parte di chi un lavoro fisso non ce l'ha, ricordo di recenti scandali su chi timbrava il cartellino e poi usciva a fare la spesa, certamente. Tuttavia è bene chiarire che questi punti fermi del lavoro statale dovrebbero essere estesi a tutte le categorie di lavoratori, e non tolti a chi li ha già.
Eppure è ciò che la ministra Madia anticipa a gran voce. Andrebbe tutto bene se non fosse per quegli stipendi d'oro dei dirigenti Rai finiti nel mirino della Magistratura. E la ministra Madia che fa, se lo toglie il vitalizio?
A noi il canone Rai in bolletta, ai politici e dirigenti Rai vitalizi e stipendi d'oro
Non bastava il canone Rai in bolletta, in molti casi nemmeno dovuto, a rovinare l'estate degli italiani. Dopo la divulgazione degli stipendi dei dirigenti Rai che arrivano anche a 400mila euro l'anno, la notizia della ministra Madia che vuole togliere posto fisso e scatti di anzianità agli statali non può non focalizzare l'attenzione di tutti sul comportamento dei politici i quali, paradossalmente, hanno la facoltà di aumentarsi lo stipendio e godere di benefici e vitalizi mentre tanti fanno fatica ad arrivare a fine mese.
Vediamo innanzitutto cosa dice la bozza di legge.
La bozza del nuovo testo unico sul pubblico impiego
133 pagine che di fatto potrebbero equiparare il pubblico impiego a quello privato, e non certo in positivo. L'impiego privato è oramai per definizione precario, e rischia di diventarlo anche quello pubblico. Al vaglio del Parlamento infatti c'è la proposta, tra le altre, di cancellare il posto fisso ed annullare gli scatti automatici di anzianità.
Per quanto riguarda il posto fisso la proposta nasce dal fatto che ogni anno le amministrazioni pubbliche fanno i conti, letteralmente, con quelle che sono chiamate eccedenze, che poi sarebbero persone. Queste eccedenze, che non servono, potranno essere spostate sino a 50 km dall'ufficio attuale, oppure messe in disponibilità senza lavorare con una riduzione dello stipendio del 20%.
Se però entro due anni non trovassero un altro lavoro, addio. Addio anche agli scatti di anzianità. Fin qui tutto bene, posto incerto e nessun aumento, se non fosse che in Italia di certo ci sono solo le tasse e tutto aumenta continuamente. Due pesi e due misure.
Perché i politici non si tagliano lo stipendio?
Come al solito quello che non va giù è l'utilizzo di due misure diverse utilizzate dai politici nei confronti degli italiani e nei propri. Come mai la classe politica è sempre pronta a mettere le mani in tasca ai contribuenti ma si guarda bene dal rendere meno scandalosi i propri stipendi e privilegi? Se ci sono dei sacrifici da fare tutti devono farli.
Quello slittamento della legge sospetta: prima il referendum e poi la stangata?
Dopo lo slittamento della discussione sulla legalizzazione della cannabis, un altro aspetto poco chiaro della situazione è il motivo per il quale la discussione del testo unico sarebbe stata spostata a febbraio anziché essere affrontata come previsto a settembre. Non sarà forse perché ottobre si avvicina e il tanto temuto referendum costituzionale spaventa Renzi e il governo? Staranno forse considerando che i circa 3 milioni di dipendenti statali "minacciati" potrebbero rendere pan per focaccia al governo con un bel no alle urne?
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