Pugno duro del governatore del Veneto, Luca Zaia, contro tutti gli incivili che insudiciano e devastano Venezia. Tutti i turisti maleducati non potranno più visitare la splendida città lagunare. Insomma, Zaia vorrebbe introdurre una sorta di Daspo, misura che impedisce ai tifosi rissosi e rozzi di assistere alle manifestazioni sportive.

Venezia: una città devastata dai turisti rozzi

In estate, soprattutto, balzano agli onori della cronaca molti episodi squallidi che riguardano Venezia. Giorni fa, ad esempio, è diventata virale la notizia della turista che, come se nulla fosse, si è abbassata i pantaloni ed ha urinato nei pressi di un molo, nelle vicinanze di San Marco.

La scena è stata immortalata da un gondoliere, rimasto sconcertato. Episodi del genere, purtroppo, a Venezia non sono rari. Una città unica devastata da molti turisti incivili, da persone che non rispettano minimamente i luoghi che visitano. Negli ultimi tempi sono state fatte tante proposte per arginare l'ondata di maleducazione che sta travolgendo Venezia. Il rettore di Cà Foscari, Michele Bugliesi, propone, ad esempio, di tagliare del 30% l'afflusso di turisti.

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, propone invece una misura più drastica contro i turisti barbari che deturpano Venezia, ossiaun Daspo. Chi si comporta bene potrà tornare nell'incantevole città;i maleducati, invece, no. Zaia è sbottato dopo aver visto il filmato, diventato virale, che ritrae un ragazzino che si tuffa nellaspiaggia di San Marco e viene acclamato da amici e parenti.

Si tratta di eventi gravi, che spesso hanno risvolti tragici. Tempo fa un turista straniero, ubriaco, si è lanciato dal Ponte di Rialto, piombando su un taxi acqueo. L'uomo alticcio è finito in coma mentre il tassista ha provato un grande spavento.

Accessi e visite a numero chiuso

Zaia precisa che Venezia è una città che non chiude le porte a nessuno ma gli episodi di vandalismo non si possono più tollerare.

Bisogna evitare che i turisti incivili tornino nella città lagunare. Quello che il governatore del Veneto vorrebbe introdurre è un sistema di accessi e visite a numero chiuso, un sistema già presente in molte città europee che si è mostrato molto valido.