Per far arrivare la droga in Sardegna, tanta droga, avevano ben pensato di utilizzare delle insospettabili giovanissime donne, e straniere, che trasportavano il carico in alcuni casi nascondendolo pure nelle parti intime. I Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, nello scorso fine settimana, hanno messo fine a quella che i militari hanno definito “una vera e propria banda organizzata e specializzata nel traffico di droga in particolare tra il nord della Sardegna e la Spagna, dove acquistavano le sostanze stupefacenti”.

Paolo Merella, 33 anni di Sassari ma residente a Sennori, Danny R.

Pena, 36 anni, originario di Santo Domingo che da tempo vive a Olbia, Vincenzo Panebianco, 51 enne di Catania anche lui residente a Olbia e Melvin J.M Mejia Pena, 29 anni, dominicano, sono stati arrestati nella mattinata di sabato 24 settembre dai Carabinieri dopo lunghe e complicate indagini. Ora, una parte della presunta banda di trafficanti, è costretta agli arresti domiciliari. I quattro dovranno rispondere alle domande del pubblico ministero che seguirà il caso.

Indagini lunghe e certosine

I primi sospetti dei Carabinieri iniziano a farsi sentire quando, nel febbraio del 2015, i militari stavano aspettandoall’aeroporto di Olbia l’arrivo di una avvenente ragazza dominicana di 26 anni che da tempo viveva in Spagna.

La giovane, Wilsys Yurilianny Torres Gutierrez, era atterratanello scalo olbiese insieme al figlioletto di 4 mesi, senza nessun apparente motivo, con un aereo proveniente dalla Spagna. Una volta sbarcata, la giovanissima dominicana, insieme al suo bimbo, a bordo di un taxi aveva raggiunto Olbia dove si era incontrata con alcuni degli uomini arrestati, che da tempo venivano tenuti sotto controllo.

E proprio in questa occasione i militari l’avevano fermata e accompagnata in caserma dove, nascosti nelle parti intime, avevano recuperato tre grossi involucri contenenti cocaina dal peso totale di 300 grammi. Droga, a prima vista purissima, che avrebbe triplicato il suo valore una volta tagliata e immessa nel mercato clandestino delle sostanze stupefacenti.

La donna era stata arrestata e rinchiusa in una cella del carcere di Bancali, a Sassari.

Sempre nella stessa operazione era finita in manette una donna di Olbia, Antonetta Casalloni, 51 enne, ufficialmente casalinga, che nel maggio del 2015 era stata fermata dai Carabinieri che avevano recuperato diversi grammi di hashish e cocaina, più mezzo etto di marijuana. Anche da questo arresto, gli esperti investigatori dei Carabinieri sono riusciti a ritrovare il bandolo della matassa e sgominare una banda che con ogni probabilità viveva con il traffico della droga.