Un omicidio - suicidio si è verificato a torino e questa volta è stato provocato dai debiti e dalla crisi economica: un 69enne, Francesco Tonda, ha ucciso la moglie, Natalina Montanaro di 71 anni, a martellate nella loro abitazione nei pressi dello stabilimento Fiat di Mirafiori, nel quartiere popolare di Santa Rita. Poi è sceso in cantina dove si è impiccato. La tragedia è accaduta in un palazzo di Corso Orbassano; secondo alcune fonti, l'uomo prima di uccidersi avrebbe lasciato un biglietto in cui chiedeva perdono ai due figli e spiegava la disastrosa economia familiare, tra debiti e banche, e come la moglie fosse all'oscuro della gravità della situazione.

Forse proprio la preoccupazione di doverle rivelare tutto, oltre alla disperazione, sarebbe alla base del folle gesto. I due anziani torinesi vivevano con una sola pensione, che però non poteva certo far fronte agli insostenibili debiti.

Il ritrovamento

A trovare i corpi dei due coniugi è stato il figlio ieri mattina alle sette, allertato da alcuni sms che il padre gli aveva inviato prima di togliersi la vita; entrambi i figli, un maschio e una femmina, da tempo vivevano per conto proprio pur continuando a fare visita spesso agli anziani genitori. L'uomo ha trovato il biglietto lasciato dal padre, che ha permesso di individuare i due cadaveri, quello della moglie in casa, mentre Tonda penzolava da una trave in cantina; immediatamente ha dato l'allarme chiamando il 118 e la polizia, ma purtroppo i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare l'avvenuta morte di Tonda e della moglie.

La polizia era già stata allertata appena il figlio ha ricevuto i messaggi del padre. Nella lettera rinvenuta in casa, oltre alle indicazioni, in un lungo testo l'uomo lamentava i debiti sempre più pesanti e i contratti con banche e finanziarie che non era più in grado di pagare; da tempo era depresso e angosciato e già versava in condizioni economiche precarie assieme alla moglie nonostante conducessero una vita dignitosa. Poi ieri ha preso la decisione di farla finita.