Michele Tortora, prefetto di Ferrara, aveva requisito nei giorni scorsi, un ostello presso Gorino da destinare a dodicidonne, di cui una incinta, e a otto bambini; data l'urgenza della situazione anche il proprietario della struttura, inizialmente contrario, aveva dato la sua disponibilità. Ma gli abitanti di Goro e Gorino, piccoli centri vicino al delta del Po, nel ferrarese, hanno manifestato con fermezza la loro contrarietà ad ospitare le mamme e i bambini provenienti da Nigeria, Guinea e Costa d'Avorio. I cittadini sono scesi in strada nel pomeriggio di lunedì' scorso, ergendo barricate che hanno bloccato il passaggio, nei tre punti di accesso alla cittadina e hanno costretto il pullman, scortato tra l'altro dalle forse dell'ordine, a tornare indietro.

Nonostante il prefetto avesse chiarito la natura eccezionale e straordinaria del provvedimento, decisione dettata dalla"necessità di accoglienza di un gruppo di migranti assegnato alla provincia di Ferrara, tenuto conto della intervenuta saturazione delle strutture di accoglienza già funzionanti", la Lega Nord di Ferrara ha mantenuto ciò che aveva promesso fin dal mese di agosto: l'alzata delle barricate contro i profughi.A seguito di questo episodio di ostilità, il prefettoTortora, si è appellato alla collaborazione di amministrazioni pubbliche, strutture ecclesiastiche e di volontariato. Nella notte tra lunedì e martedì, con l'intervento del sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, i profughi sono stati dirottati, temporaneamente, in altre strutture.

Le reazioni degli esponenti politicilocali

Immediata la reazione del sindaco di Ferrara nonché presidente della provincia, Tagliani: "Mi vergogno". Ha definito la protesta esagerata, probabilmente fomentata dalla politica, e non ha risparmiato le critiche per il Comune di Goro, invitando a riflettere sul "significato di collaborazione istituzionale".

Di tenore simile la dichiarazione del prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento immigrazione del ministero degli Interni, che ai microfoni del giornale radio di Rai 1 ha commentato così la vicenda: "Mi vergogno molto di quello che è successo a Ferrara, credo che si debbano vergognare quelle persone che hanno impedito la sistemazione di donne e bambini".

Anche la vicepresidente della giunta regionale, Elisabetta Gualmini, ha definito l'episodio "molto grave e molto triste"; per lei l'unica soluzione possibile è quella di "gestire al meglio questi fenomeni", andando al di là delle divisioni politiche.