Si tratta senz'altro di uno dei delitti più sconvolgenti di questi ultimi anni, di cui si è discorso commentato e discettato sulle pagine dei principali quotidiani italiani. Il 7 novembre del 2015 Antonio Tagliata uccise Fabio Giacconi e Roberta Pierini, i genitori della sua ex fidanzata. Le vittime furono uccise in casa loro a via Crivelli ad Ancona, freddati a colpi di pistola.

Il ragazzo è stato condannato a venti anni di carcere: tenendo conto delle attenuanti generiche il giudice ha escluso l'ergastolo. Partendo da un calcolo di base di una pena di 24 anni, a cui ne sono stati aggiunti 6 per ricettazione e porto abusivo della Beretta con cui ha sparato ai genitori, si è giunti infine a 20 anni di carcere perché ai 30 ne sono stati sottratti 6 in quanto è stato tolto un terzo per la scelta del rito abbreviato.

La fidanzata che è detenuta a Nisida (Napoli) nel carcere per i minorenni, è stata già condannata a 18 anni di reclusione. Alle parti civili sono state invece riconosciute delle provvisionali di risarcimento: 100mila euro al padre di Giacconi e 50mila euro sia alla sorella di Giacconi che alla sorella e al fratello della Pierini.

Cosa è accaduto il 7 novembre del 2015

Ricostruiamo quanto accaduto in quella terribile sera di poco più di un anno fa. Stando a quanto è stato ricostruito, i genitori osteggiavano la relazione della figlia con quel ragazzo e in più di una occasione avevano provato a dissuaderla, soprattutto il padre non vedeva di buon occhio che la giovane frequentasse quel ragazzo.

Quella sera Antonio Tagliata si recò a casa dei genitori della ragazza per un chiarimento. Tuttavia la discussione degenera e il ragazzo estrae una pistola che punta prima contro la madre a cui spara tre colpi di pistola e poi al padre contro cui ne spara 5. La donna morirà sul colpo, mentre il padre, sotto-ufficiale dell'Aeronautica militare, morirà dopo 24 ore di agonia. Tagliata ha sempre sostenuto di essere stato istigato dalla ragazza, lei invece ha sempre negato la versione fornita dal suo ex fidanzato.