Il nuovo anno è appena iniziato, e naturalmente non potevano mancare anche le più pessimistiche previsioni per il 2017. Quest'anno, secondo uno scioccante studio elaborato dai guru di tre grandi case d'affari di altissimo calibro, quali Sociètè Generale, Saxo Bank e Forexinfo.it, rivela come alcuni eventi imprevedibili chiamati “cigni neri”, possano scatenare scenari apocalittici. Notare che queste case investono migliaia di miliardi sui mercati mondiali, e almeno per quanto riguarda le coperture e le precauzioni da prendere, andrebbero almeno considerate.
Per la cronaca, la Brexit figurava tra i cigni neri dello scorso anno e non è successo alcuna ecatombe. Quindi non è detto che che i guru della finanza mondiale abbiano ragione.
I cigni mondiali
Secondo fonti non documentate la Corea del Nord potrebbe attaccare quella del sud e gli stessi Stati Uniti. Il programma nucleare di Kim Jong-un è quasi ultimato e i sismografi hanno rilevato alcune attività sotterranee compatibili ai test atomici. Le previsioni direbbero che l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca non porti bene al sistema sanitario americano, che tra l'altro starebbe gonfiando un'ulteriore bolla finanziaria. E neanche allo stesso dollaro, che potrebbe subire un sentito crollo a favore del Bitcoin.
In effetti, lo studio anticipa un possibile decollo dell'economia americana, ma a caro prezzo. Un dato preoccupante potrebbe arrivare dall'annunciato protezionismo da parte del neo eletto presidente americano. Il quale aprirebbe le porte ad una guerra commerciale con la Cina, nonché un impatto devastante a livello mondiale.
Sul gigante asiatico scommettono in maniera forte sia Sociètè Generale che Saxo Bank.
La prima prevede un cigno nero negativo, tradotto in un crollo dell'economia cinese di circa il 25%, mentre il secondo un aumento del Pil dell 8%, accompagnata da una forte speculazione.
I cigni italiani
Il primo riguarda il sistema bancario. E se le previsioni rimangono tali, una spirale negativa coinvolgerebbe le banche tedesche, si andrebbe ad istituire una Banca Europea dei Crediti Deteriorati e le banche italiane, ripulite dalle sofferenze prenderebbero il volo.
Il secondo si riferisce alla ascesa del populismo in ambito europeo e alla possibilità di un governo italiano a guida pentastellata, che porterebbe l'Italia fuori dall'euro, qualora il premier Gentiloni non riesca a portare avanti il programma prefissato. Secondo lo studio, questa situazione potrebbe sancire la fine dell'Europa. Rimanendo sempre in Europa, il terzo cigno invece, proclama l'addio dell'Austerity e il conseguente rilancio dell'Unione Europea.
Insomma, si può crede o no ai "cigni neri" degli analisti, ma ricordiamo che sono sempre previsioni, e magari un po' azzardate.