Riccardo orioles è un nome che risulterà familiare a pochi, anche se diverse generazioni di giornalisti hanno tantissimo da tributargli. E' stato uno dei collaboratori più stretti di Giuseppe Fava, il cronista catanese ucciso dalla mafia nel 1984.
Direttore di numerose testate giornalistiche a cavallo tra anni '80 e '90, ha passato la sua vita a combattere la mafia, attraverso inchieste e articoli che avevano il pregio di raccontare il fenomeno mafioso da un'angolatura quasi sociologica, con una prosa ricca e articolata ma di facile comprensione per chiunque.
Da qualche settimana è attiva una petizione rivolta al presidente del consiglio Gentiloni per chiedere l'assegnazione della legge Bacchelli a causa dello stato di difficoltà economica in cui vive.
Cosa è la legge 'Bacchelli'
Introdotta nel 1985, prevede lo stanziamento di un fondo a favore di cittadini illustri che versino in stato di necessità economica. In buona sostanza, un riconoscimento in vita che lo Stato assegna a coloro i quali si sono distinti per meriti scientifici, letterari, artistici o sportivi, garantendogli un vitalizio finalizzato ad assicurare la conduzione di un'esistenza dignitosa.
La petizione, lanciata dal giornalista Luca Salici, è stata firmata da quasi 30.000 persone, tra cui Pietro Grasso, Giancarlo Caselli, Don Ciotti, Claudio Fava.
Lo stesso presidente dell'Ordine nazionale dei Giornalisti Enzo Iacopino, durante la conferenza stampa di fine anno del governo, ha menzionato l'assegnazione del vitalizio ad Orioles durante il suo intervento, affermando come Orioles debba essere considerato “un maestro, data la sua dignità e il suo impegno antimafia [...] vivendo in silenzio mille difficoltà”, auspicando inoltre che “lo Stato gli dicesse grazie per quello che è e per quanto ha fatto, concedendogli i benefici della legge Bacchelli.
Orioles ha reso onore non soltanto al giornalismo ma anche a questo tormentato paese”.
Chi è Riccardo Orioles
Nonostante una importantissima carriera da giornalista e da ottimo scrittore – per accorgersene basta leggere uno dei suoi libri, Allonsanfan – Orioles percepisce una pensione sociale da poche centinaia di euro che non gli permette di pagare le cure mediche di cui ha bisogno e di continuare a scrivere e lavorare.
Orioles, anche per via di una interpretazione “missionaria” del giornalismo, ha sempre condotto la sua vita sulle barricate, in assenza di qualsiasi forma di compromessi, senza badare troppo alla materialità delle cose, alle scartoffie, agli stipendi e ai salamelecchi lavorativi.
Oltre all'impegno in prima persona, Orioles ha anche il merito di avere formato al giornalismo d'inchiesta decine e decine di giovani cronisti che, grazie ai suoi insegnamenti, hanno potuto apprendere i trucchi del mestiere, dal come condurre un'intervista a come scrivere un periodo in maniera semplice, per arrivare prima e più facilmente al lettore.